Consumatori sempre più esigenti e aziende sempre più attente a fornire informazioni precise e trasparenti circa le proprie produzioni.
Anche la divisione agroalimentare di Mulino Val d’Orcia (azienda agricola toscana) con IFIN Sistemi, per la pasta, si è mossa in questa direzione e sta lavorando da tempo su un progetto, che va avanti ormai da un anno, sulla pasta certificata blockchain. Il progetto risale a maggio 2019.
A maggio 2019, infatti, durante l’evento TuttoFood a Milano è stata presentata per la prima volta la soluzione in Blockchain di Mulino Val d’Orcia (azienda agricola toscana) con IFIN Sistemi, per la pasta.
A riguardo Andrea Chiara Baldi, dall’ufficio marketing di OSItalia, software house con sede a Prato, fa sapere: “Successivamente siamo stati coinvolti anche noi di OSItalia, e per questo il progetto è stato riproposto al nostro meeting annuale nel novembre 2019 ed è uscito un articolo su Blockchain4Innovation poche settimane fa. Avremmo dovuto dare risalto al progetto anche durante FirenzeBio, che a causa dell’emergenza covid-19 è stato momentaneamente sospeso, il 22 marzo 2020. Come potete vedere, è ormai passato quasi un anno da quando il progetto è stato lanciato. Noi stessi, come OSItalia, stiamo collaborando allo sviluppo di questa soluzione e ci siamo impegnati per dargli più risalto possibile, dato che è un progetto a cui teniamo particolarmente e su cui abbiamo impiegato molto tempo e risorse”.
Dunque a riguardo occorre precisare che quanto riportato su questa testata in un altro articolo va parzialmente rettificato, in quanto la pasta Aliveris non è la prima certificata Blockchain (ma una delle prime).