di *Francesca Leone. Si è tenuta ieri a Roma in Piazza del popolo la manifestazione della Rete nazionale delle “Scuola inpresenza” alla quale ha partecipato, tra i circa 500 stimati, anche una delegazione del “Comitato Ascuola – Umbria”.
Scandito l’appello al suono delle campanelle dei Comitati venuti dalle varieregioni italiane, sono intervenuti, tra gli altri, il pedagogista Daniele Novara, la bio-statistica edepidemiologa Sara Gandini e Fiammetta Borsellino, figlia del giudice ucciso nella strage di viad’Amelio.
La Borsellino ha sottolineato che le “limitazioni delle attività didattiche in presenzafavoriscono la dispersione scolastica, terreno fertile per la criminalità organizzata: mio padre erafortemente convinto che la lotta alla mafia si fa soprattutto con la conoscenza a scuola che tiinsegna a ragionare con la tua testa; negando questo diritto oggi stanno uccidendo per la secondavolta mio padre che nei giovani ha creduto e per i giovani ha lottato”.
Istruzione come diritto fondamentale che deve rimanere svincolato dall’automatismo del coloredelle regioni, che devono organizzarsi per permettere lo svolgimento in presenza della didatticanelle scuole di ogni ordine e grado. Conclude Alessandro Paccagnini, tra gli organizzatori della Rete: “sono un papà e vi riporto unastoria di “apparente normalità”; i miei figli stanno bene, vanno bene a scuola, ma stanno 8 ore ore algiorno davanti a un computer; al di là dell’apparente normalità la verità è che tutti i nostri ragazzi SONO STATI SPENTI; queste manifestazioni sono poco partecipate perché ormai LE PERSONESONO STATE SPENTE! Noi adulti abbiamo spento gli adolescenti, così non può andare e non cifermeremo”.
*Presidente Comitato A scuola – Umbria A.p.s.