Torna d’attualità la tormentata vicenda della galle La Franca della statale 77 in territorio di Foligno nata da un servizio di Rai 3 Report in quanto il gup Federica Fortunati del tribunale di Spoleto ha formulato le accuse nei confronti di una decina di persone: frode in fornitura e reati ambientali.
La galleria La Franca della Foligno-Civitanova fu realizzata inizialmente con meno cemento del previsto e poi, anche a seguito della denuncia anonima di un operaio furono fatti una di serie di interventi di ripristino, compiuti prima dell’apertura avvenuta nell’estate 2016.
L’imputazione più pesante formulata dalla procura della Repubblica di Spoleto decade ma resta il fatto che fu realizzato un ‘rivestimento definitivo con un sottospessore pari o superiore a 5 cm rispetto a quello previsto dal contratto (50 cm) sul 23 per cento della lunghezza della canna nord e su 32,25 per cento della canna sud, deleteri per la stabilità e la sicurezza del tunnel.
L’avvocato Angelo Gigliola, che rappresenta la parte civile della società Quadrilatero, afferma che «è confermato l’impianto accusatorio della procura, incardinato sulla frode in fornitura. Come parte civile faremo valere le nostre ragioni nel processo penale, come già stiamo facendo per su quello civile per i risarcimenti relativi agli interventi di ripristino resi necessari dopo l’indagine e per l’apertura della statale».
Ad aprile 2020 si aprirà il processso.