Come per il concerto di apertura, il Teatro Morlacchi di Perugia ospita anche l’atto conclusivo della 71a Sagra Musicale Umbra, che ha accompagnato il grande pubblico di appassionati lungo un percorso di musica e spiritualità e che in piena sintonia con questa tradizione giunge ora all’approdo del concerto finale, in programma domenica 18 settembre alle ore 18, con l’esecuzione di due partiture che suggellano in modo potente questo itinerario.
Protagonista il talento del maestro Juraj Valčuha – già sul podio nella scorsa edizione del festival e prossimo all’incarico di direttore principale dell’Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo Napoli – che guiderà l’Orchestra Haydn e il Coro da Camera Sloveno in due esecuzioni in grado di esaltare le radici culturali del giovane e formidabile direttore.
Rara e preziosa sarà l’esecuzione della Missa Glagolitica per soli, coro, organo e orchestra di Leós Janáček, un’opera intonata negli antichi testi vernacoli, dal cui alfabeto pre-cirillico prende il nome. La grandiosa partitura, affidata a circa centoventi esecutori fra orchestra e coro (quello illustre di Ljubjana), fu presentata per la prima volta al pubblico italiano proprio alla Sagra nel 1951, grazie a una delle tante preziose intuizioni di Francesco Siciliani. Essa rappresenta il curioso ossimoro di una messa “laica”, che intende ritrarre la spiritualità e la fede di una nazione, «non in termini religiosi, ma su una forte base morale, che chiama Dio a testimone. Ascolto un alto prelato nel tenore solista, un angelo-fanciulla nel soprano, il nostro popolo nel coro», secondo le parole del compositore, uno dei massimi e più originali del Novecento. E proprio Fedele d’Amico, a proposito dell’intera produzione del musicista, scrive: «C'è innanzi tutto un temperamento morale: Janáček era uomo profondamente religioso, ma non in senso mistico; il sentimento religioso era per lui essenzialmente il fondamento morale di una fermissima adesione al mondo di quaggiù». Janáček, riprendendo in mano schizzi precedenti che risalivano addirittura al 1907, compose la Messa nello spazio di poche settimane durante l’estate del 1926. Le prime esecuzioni ebbero luogo a Brno nel dicembre 1927, a Praga nell’aprile 1928 e a Berlino – per la prima volta all’estero – nel 1929, dove il direttore fu Alexander von Zemlinsky.
Il programma è completato dalla Sinfonia n. 9 “Dal nuovo mondo” di Dvořák, capolavoro del compositore boemo il quale, nonostante avesse fin da subito attirata l’attenzione di Brahms, vide brillare la sua fama soprattutto Oltreoceano quando si trasferì nel 1891 a New York. E la Sinfoniarestituisce appunto la visione “Dal nuovo mondo” di Dvořák (questo il titolo che l’autore diede all’opera), composta in poco più di quattro mesi, tra gennaio e maggio 1893, e permeata in alcune parti di echi degli spirituals neri, che affascinavano molto l’artista mitteleuropeo.
Sempre domenica, ma alle ore 12, nell’Auditorium di Sant’Antonio di Torgiano, il Quintetto Bottesini offrirà, accanto al celeberrimo Quintetto «La trota» di Schubert, la rarità del Quintetto in do minore di Vaughan Williams, composto nel 1903, ritirato dal compositore nel 1918 e pubblicato – con l’approvazione della vedova Ursula – soltanto nel 1999.
Juraj Valčuha
Juraj Valčuha è stato Direttore Principale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai dal 2009 all’autunno 2016. Dall’ottobre 2016 sarà Direttore Principale dell’Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo Napoli, nonché Primo direttore ospite della Konzerthaus Orchester di Berlino. Nato nel 1976 a Bratislava, vi studia composizione e direzione e prosegue gli studi a San Pietroburgo con Ilya Musin e a Parigi. Nel 2006 inizia la carriera italiana al Teatro Comunale di Bologna con La bohème. Seguono debutti con le maggiori compagini internazionali quali i Münchner Philharmoniker, la Gewandhaus di Lipsia, la Staatskapelle di Dresda, le orchestre americane di Pittsburgh, Los Angeles Philharmonic, San Francisco Symphony, la National Symphony di Washington, la New York Philharmonic, la Filarmonica di Berlino, l’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam. Con l’OSN Rai effettua tournée al Musikverein di Vienna, alla Philharmonie di Berlino, nella stagione di Abu Dhabi Classics, al Festival Enescu di Bucarest, a Verona e a Rimini.
Nella stagione 2013/2014 dirige l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia al Festival di Bratislava e a Roma. Seguono concerti con la Filarmonica della Scala, i Münchner Philharmoniker, la Philharmonia di Londra, la Pittsburgh Symphony, le Orchestre delle Radio NDR di Amburgo, WDR di Colonia, della Radio Svedese di Stoccolma e della NHK a Tokyo. Dirige inoltre Madama Butterfly al Teatro Comunale di Firenze e una produzione de L’amore delle tre melarance di Prokof’ev nell’edizione 2014 del Maggio Musicale Fiorentino. La stagione 2014/2015 lo impegna in una tournée con l’OSN Rai che tocca Monaco, Colonia, Zurigo, Basilea e Düsseldorf con Arcadi Volodos. Dirige Turandot al San Carlo di Napoli e Jenůfa al Comunale di Bologna oltre ai concerti con le orchestre sinfoniche di San Francisco, Pittsburgh, Washington e Los Angeles Philharmonic, con l’Accademia di Santa Cecilia, la Konzerthaus di Berlino e i Wiener Symphoniker. Nella stagione 2015/2016 torna alla guida della New York Philharmonic, la Pittsburgh e la San Francisco Symphony, la Philharmonia, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, le Orchestre delle Radio di Francoforte e di Amburgo e i Münchner Philharmoniker. Dirige Parsifal all’Opera di Budapest. Nel 2017 effettuerà il suo debutto con la Chicago Symphony, e dirigerà le Orchestre di San Francisco, Pittsburgh, Montreal, nonché l’Orchestre National de France, l’Orchestre de Paris, le Orchestre di Radio Francoforte, Amburgo NDR, Konzerthaus Berlin, Philharmonia di Londra e Santa Cecilia. In campo operistico dirigerà Faust (Gounod) a Firenze, Peter Grimes a Bologna, Carmen e Elektra al San Carlo di Napoli.
Orchestra Haydn
L'Orchestra Haydn si è costituita nel 1960 per iniziativa dei Comuni e delle Province di Bolzano e di Trento e gode dei finanziamenti ministeriali del Fondo unico per lo spettacolo (FUS). Il suo repertorio spazia dal barocco ai contemporanei; in più occasioni autori come Luigi Dallapiccola, Luigi Nono, Luciano Berio, Franco Donatoni, Giorgio Battistelli, Matteo D’Amico e Giovanni Sollima le hanno affidato dei loro lavori in prima esecuzione assoluta. L’Orchestra Haydn ha preso parte a diversi festival internazionali, recandosi in Austria (a Bregenz, Erl, al Mozarteum di Salisburgo e al Musikverein di Vienna), Germania, Giappone (a Otsu e Tokio), Italia (al Maggio Musicale Fiorentino, alla Sagra Musicale Umbra di Perugia, al Rossini Opera Festival di Pesaro, ad Anima Mundi di Pisa e a MiTo Settembre Musica di Torino), nei Paesi Bassi, negli Stati Uniti d’America, in Svizzera e in Ungheria. Sul suo podio sono saliti, fra gli altri, Claudio Abbado, Rinaldo Alessandrini, Riccardo Chailly, Ottavio Dantone, Eliahu Inbal, Alain Lombard, Jesús López-Cobos, Neville Marriner, Riccardo Muti, Daniel Oren, José Serebrier, Jeffrey Tate, Juraj Valčuha e Alberto Zedda; dopo il fondatore Antonio Pedrotti si sono avvicendati come direttori stabili Hermann Michael, Alun Francis, Christian Mandeal e Ola Rudner. Dopo la quasi trentennale guida di Andrea Mascagni, alla direzione artistica si sono avvicendati Hubert Stuppner, Gustav Kuhn (2003-2012) e Daniele Spini (dal 2013); dal 2014 Arvo Volmer è il direttore principale dell’Orchestra. Molte sono le registrazioni radiofoniche e televisive per la Rai; ampio il catalogo di cd e dvd realizzati per Agorá (i Concerti di Liszt con Jeffrey Swann e l’Oratorio San Francesco dell’altoatesino Padre Hartmann), Amadeus (il Triplo Concerto di Beethoven con il Trio di Parma), Arts, Camerata Tokyo (Concerti per flauto con Wolfgang Schulz), col legno (i cicli completi delle Sinfonie di Beethoven, Schumann e Brahms con Gustav Kuhn), Concerto, cpo (musiche di Domenico Cimarosa, Alfredo Casella e Riccardo Zandonai nonché del bolzanino Ludwig Thuille), Dynamic (Concerti per violino di Henri Vieuxtemps con Massimo Quarta), Multigram, Naxos (diverse opere di Rossini), Opus Arte, rca (Adelia di Donizetti), Unitel (Alzira di Verdi), Universal (arie d’opera con il tenore Saimir Pirgu), Verdi Records, vmc Classics (Concerti di Haydn con Anna Kravtchenko, Benjamin Schmid e Sandro Verzari) e Zecchini.
Coro Filarmonico Sloveno
Il Coro Filarmonico Sloveno è stato fondato nel 1991 come un complesso di professionisti sotto il nome Coro da Camera Sloveno e fino all’autunno 2009 è stato diretto da Mirko Cuderman. Tra le stagioni 2009/10 e 2011/12 la direzione è stata affidata a Steffen Schreyer e a Martina Batič, e quest’ultima ha assunto la direzione artistica a partire dalla stagione 2012/13. Formato da 40 membri, il Coro fa parte della Filarmonica Slovena dal 1998 e tiene intorno a 35 concerti ogni stagione, ciascuno dedicato ad un repertorio diverso. Quello dei concerti annuali in abbonamento a Lubiana comprende pagine a cappella di tutte le epoche, mentre con l’Orchestra Filarmonica Slovena, nonché con altre formazioni sia nazionali che internazionali, il complesso si esibisce in numerosi lavori sinfonico-corali. Molto nutrita la discografia del Coro, che comprende oltre 80 CD per le raccolte Musica Sacra Slovenica e Slovenska zborovska glasba, antologie molto esaurienti della musica corale slovena, sia sacra che profana. Da quest’anno il Coro è membro di Tenso, un’associazione che promuove la collaborazione tra cori da camera professionisti provenienti da sedici paesi europei diversi.
Quintetto Bottesini
Il Quintetto Bottesini è nato nel 2006 con l'intento di riscoprire un repertorio di rara esecuzione e di grande interesse musicale, quello dedicato all’organico strumentale costituito da violino, viola, violoncello, contrabbasso e pianoforte (consacrato da Franz Schubert con il celebre «Forellen-quintett» nel 1819, ma frequentato anche da autori come Cramer, Labor, Hummel già dalla fine del ‘700). Unica formazione stabile in Italia con questo particolare organico, il quintetto ha scelto di dedicare il nome dell’ensemble al grande virtuoso del contrabbasso – nonché compositore e direttore d’orchestra – Giovanni Bottesini (1821-1889). Il repertorio del Quintetto spazia dal classicismo al romanticismo mitteleuropeo con opere di Hummel, Schubert, Goetz, Farrenc, Onslow, dal ‘900 di Vaughan Williams a Piazzolla, Rota, Morricone e autori italiani contemporanei quali Marco Betta, Fabrizio Festa, Marco Stassi, Raffaele Bellafronte, Carlo Crivelli, Stefano Taglietti, che hanno scritto espressamente per il gruppo. L’ensemble si è esibito in diverse rassegne e festival in Italia, in sale prestigiose come la «Petrassi» e la «Sinopoli» del Parco della Musica a Roma, il Ridotto del Teatro «La Pergola» di Firenze, il Teatro Politeama di Palermo per gli Amici della Musica, la Sala della Provincia di Teramo, l'Aula Magna del Politecnico di Torino, l’Auditorium «La Vallisa» di Bari, il Teatro «Alfieri » di Asti, il Palazzo della Cultura di Latina, il Teatro Diana di Napoli, il Teatro della Società Filarmonica di Macerata, il Palazzo delle Esposizioni a Roma, il Teatro del Fuoco per gli Amici della Musica di Foggia, il Teatro Rossetti di Vasto, per Emilia Romagna Festival, per il Festival Villa Solomei, per la Compagnia della Musica di Roma, per il Festival Pontino, per l’Associazione Filarmonica Umbra, per il Festival di Mezza Estate di Tagliacozzo (Aq), nell’ambito del Festival Corti di Capitanata di Foggia, etc. Ha effettuato anche importanti tournées in Polonia (2006), USA, Ecuador, Venezuela e Brasile (2007), Giordania (2008), USA (febbraio 2010) Turchia, Francia, Paesi Bassi (2014) ricevendo notevoli apprezzamenti da parte del pubblico e della stampa specializzata. I componenti dell’Ensemble hanno tutti un’impegnativa attività musicale personale: Alesssandro Cervo è primo violino dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, Amedeo Cicchese, primo violoncello del Teatro Regio di Torino; Federico Stassi (già prima viola in numerose orchestre italiane, come la Sinfonica di Roma), Roberto Della Vecchia (primo contrabbasso dell’Orchestra Città aperta etc.), e Linda Di Carlo (Orchestra da Camera di Perugia) sono docenti di Conservatorio a Fermo, Pescara e Perugia. Nel 2010 il complesso ha registrato in esclusiva per «Amadeus» un cd contenente il «Forellen-quintett» di Franz Schubert e il Quintetto op. 16 di Hermann Goetz; nel 2014 l’integrale dei quintetti per archi e pianoforte di Louise Farrenc (1804-1875) per l’etichetta olandese Brilliant. Attualmente è in preparazione una loro revisione e registrazione dei Sestetti per archi e pianoforte del compositore fiorentino Ferdinando Giorgetti a 150 anni dalla morte. Il Quintetto Bottesini è stato ospite della prestigiosa rassegna «I concerti del Quirinale di Radio Tre» nel 2008 e nel 2011, della trasmissione «La stanza della Musica» su Radio Tre nel 2013, della Festa della Musica 2014 in diretta radiofonica su Radio Tre.
PROGRAMMA DI DOMENICA 18 SETTEMBRE 2016
Torgiano, Auditorium di Sant’Antonio, ore 12
Quintetto Bottesini
Schubert: Quintetto in la maggiore D. 667 «La trota»
Vaughan Williams: Quintetto in do minore
Perugia, Teatro Morlacchi, ore 18
Orchestra Haydn
Coro Filarmonico Sloveno
Juraj Valčhua, direttore
Martina Batič, maestro del coro
Eszter Sümegi, soprano
Julia Gertseva, mezzosoprano
Ludovit Ludha, tenore
Paul Gay, basso
Janáček: Missa Glagolitica
Dvořák: Sinfonia n. 9 ” Dal nuovo mondo” in sol maggiore op. 88
Info e biglietti:
Fondazione Perugia Musica Classica Onlus, Piazza del Circo 6 – 06121 PERUGIA
Tel. 075-5722271; e-mail: info@perugiamusicaclassica.com
Sito web: www.perugiamusicaclassica.com
Biglietteria:
Punto Informativo in Corso Vannucci 49 a Perugia, tutti i giorni feriali e festivi dalle 11.00 alle 13.30 e dalle 14,30 alle 19,00 – Tel. 338. 866 88 20
Presso la sede del concerto a partire da un’ora prima dello spettacolo.
Prezzi:
da € 7 a € 25.