Dopo 40 anni di attesa sono ufficialmente iniziati gli invasi sperimentali della diga sul fiume Chiascio a Casenuove di Valfabbrica, destinata all’approvvigionamento idrico del Perugino e del Trasimeno, a contribuire all’alimentazione degli impianti già realizzati nei distretti irrigui della Valle Umbra (Spello, Foligno, Montefalco, Trevi, Montefalco, Bevagna) e alla produzione di energia idroelettrica per cica 7 MWh.
La governatrice Donatella Tesei parla di “benefici per le comunità e l’economia regionale”. “È una giornata importante per l’Umbria e per il Ministero – ha detto il sottosegretario alle politiche agricole, Francesco Battistoni in collegamento da Roma – Con la presidente Tesei e il vicepresidente Morroni è già avviata una proficua collaborazione e verrò con piacere in Umbria”.
L’assessore Morroni parla di “oro per il presente e il futuro, per la valorizzazione delle produzioni agricole e l’apertura di nuove prospettive”. Ma anche di “molti impatti positivi, dalla messa in sicurezza delle comunità locali dal rischio esondazioni del fiume, al sensibile miglioramento del sistema idrologico su cui non graveranno più attingimenti poiché sarà utilizzata l’acqua dell’invaso, alle potenzialità di valorizzazione naturalistica e del paesaggio dello specchio lacustre della diga, lungo circa 20 chilometri, che costituirà un elemento di forte attrattiva”.