Inaugurazione dell’anno giudiziario a Perugia alla presenza di un gruppo ristretto di istituzioni, a causa del Covid.
Il Procuratore generale reggente della Corte di Appello del capoluogo umbro, Claudio Cicchella, riferendosi a “due procedimenti aventi ad oggetto fatti di particolare gravità”, il caso di sanitopoli e quello che vede imputato l’ex consigliere del Csm, Luca Palamara ha sottolineato “L’elevata professionalità dei magistrati della Procura della Repubblica di Perugia”
Parlando del caso Palamara Cicchella ha sottolineato come questo ultimo “ha avuto un vasto eco mediatico per il fatto d’aver disvelato dinamiche e comportamenti inaspettati, ancor più gravi se ascritti a soggetti appartenenti all’ordine giudiziario”.
Riferendosi al delicato momento della pandemia il Procuratore Cicchella ha affermato “ha avuto delle ricadute importanti sull’attività di tutti gli uffici giudiziari e in tutte le relazioni che ci hanno fatto pervenire i Procuratori della Repubblica del distretto è evidenziato un calo di produttività, in parte conseguente ai contagi che hanno colpito magistrati, polizia giudiziaria e personale amministrativo, in servizio negli uffici”.
Il Procuratore Cicchella ha spiegato come “dal dicembre 2020 la trattazione in presenza dei processi fissati dinanzi alla Corte di Appello si è notevolmente ridotta ed oscilla tra il 20 ed il 30 per cento ad udienza, un calo di produttività in parte dovuto ad una serie di provvedimenti che sono stati adottati dal Parlamento e dal Governo ed in parte conseguente ai contagi che hanno colpito magistrati, polizia giudiziaria e personale amministrativo, in servizio negli uffici”.