I primi poliziotti muniti delle armi a impulsi elettronici inizieranno a girare dal 23 maggio a Terni e poi dal 30 anche a Perugia
Una circolare del ministero dell’Interno ufficializza l’entrata in funzione dei taser in Umbria. La notizia è riportata oggi dal Corriere dell’Umbria, che riferisce inoltre come i primi poliziotti muniti delle armi a impulsi elettronici inizieranno a girare dal 23 maggio a Terni e poi dal 30 anche a Perugia. Tutto il personale coinvolto (107 agenti) ha ottenuto, o sta ottenendo, l’abilitazione all’uso della super pistola attraverso un corso di formazione tenuto a Nettuno da istruttori specializzati. “L’operatività del nuovo strumento – ha detto la ministra Luciana Lamorgese – segue uno specifico periodo di sperimentazione e un ciclo di formazione degli operatori in grado di garantire che la sua utilizzazione avvenga nel rispetto delle condizioni di sicurezza tenuto conto dei soggetti coinvolti e del contesto ambientale”.
All’Umbria sono stati assegnati, complessivamente, trenta dispositivi di cui undici in dotazione a Perugia e cinque a Terni. I due capoluoghi di provincia saranno i primi a cominciare, l’utilizzo verrà poi esteso anche ai commissariati di Foligno, Spoleto, Assisi, Città di Castello e Orvieto mentre quattro super pistole sono previste per il reparto di prevenzione del crimine Umbria-Marche.
I primi poliziotti che avranno in dotazione i dispositivi saranno quelli delle volanti e del reparto prevenzione crimine. Poi l’utilizzo verrà esteso alla polizia ferroviaria, alla stradale, alla penitenziaria. Anche carabinieri e guardia di finanza potranno utilizzare la pistola taser dopo aver seguito lo specifico corso di formazione. Adesso è in corso un dibattito a livello nazionale sull’opportunità di dotare del taser anche la polizia locale.
Dal 21 marzo la pistola elettrica è arrivata in 11 città. La prima fornitura conta 4.482 armi ai reparti di controllo del territorio: le volanti della polizia, le gazzelle dei carabinieri e i baschi verdi della Finanza. “Un passo importante per ridurre i rischi per l’incolumità del personale” ha commentato la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese.
Un taser costa intorno ai 1.600 euro, la fornitura è stata affidata alla Axon Public Safety Germany. Nel luglio del 2020 il ministero dell’Interno emanò una circolare per comunicare la “non aggiudicazione” per “prove balistiche non superate”, di fatto bloccando la ditta, che però fece ricorso al Tar vincendo alla fine l’appalto nell’ottobre 2021.
“Il Taser è uno strumento di difesa e non di offesa, di sicurezza e non di violenza.”
Per il sottosegretario al ministero dell’Interno Nicola Molteni si tratta di un deterrente straordinario che, come la sperimentazione ha dimostrato, produce la sua efficacia semplicemente con l’intimazione dell’arma all’aggressore e rappresenta una significativa garanzia per le forze dell’ordine ottenuta anche grazie alla collaborazione e condivisione dei sindacati della Polizia di Stato.
Prossimo step, introdurre il Taser tra gli operatori della Polizia penitenziaria e per gli agenti della Polizia locale.
Nelle città in cui è già stato impiegato in via sperimentale, gli effetti sembrano essere positivi: nella maggioranza dei casi che sono stati registrati, è bastato mostrare l’arma per arrivare a una sorta di resa del malvivente di turno.