Di Alberto Laganà – L’Italia è leader in Europa nel settore della meccanica ed il comprensorio Foligno Spoleto ha delle eccellenze in questo settore che rischiano di essere vanificate perché mancano addetti specializzati e parte della colpa è della scuola, ma soprattutto delle famiglie, che non invogliano gli studenti ad indirizzarsi là dove potranno trovare un impiego.
Vediamo cosa dice Confindustria Umbria: “la meccanica traina la crescita delle imprese umbre, in assoluta controtendenza rispetto ai dati macroeconomici, che vedono la regione arretrare e posizionarsi nella parte bassa della classifica nazionale. Le nostre imprese potrebbero crescere molto di più, ma spesso non trovano personale adeguatamente formato. Oggi le cose stanno cambiando grazie a una nuova classe di dirigenti scolastici che hanno compreso l’esigenza di preparare gli studenti in modo adeguato al mercato del lavoro. Il problema, però, è rappresentato dalle famiglie che non sanno che il futuro, dal punto di vista occupazionale, è più dei tecnici specializzati che dei medici o degli avvocati.”
A Foligno ad esempio è attivo il Laboratorio Meccatronico (Labomec) da Its Umbria Academy. Labomec che rappresenta un esperimento unico nel panorama nazionale,ed è la riproduzione fedele di una realtà aziendale innovativa, ispirata a Industria 4.0, completa di tutti i processi (dalla progettazione, alla prototipizzazione, alla produzione, al collaudo fino alla logistica) per orientare la formazione ed il posizionamento futuro verso i settori strategici del Made in Italy. Il Laboratorio Meccatronico, realizzato nella zona industriale Paciana di Foligno, si trova all’interno di una delle aree a maggiore intensità industriale del territorio umbro, caratterizzata da imprese leader dei settori aerospazio, automotive e meccanica di precisione. Al termine del percorso formativo oltre l’80 per cento degli studenti trova un’occupazione nelle aziende del tessuto manifatturiero locale.
Vediamo ad esempio nel dettaglio cosa fa l’Istituto tecnico indirizzo Meccanica, meccatronica ed energia di Spoleto che ha come finalità quella di fornire ai suoi studenti competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni, sulle macchine e sui dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici. Inoltre gli allievi saranno in grado di collaborare nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti, nella realizzazione dei relativi processi produttivi, e di intervenire nella manutenzione ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi, nonché di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali.
Per questo motivo potranno trovare lavoro in qualità di manutentore meccanico, tecnico e manutentore dell’auto, tecnico dell’uso razionale dell’energia, progettista di sistemi di energia rinnovabile, disegnatore industriale mediante l’utilizzo del CAD, operatore alle macchine utensili, programmatore di macchine CNC, responsabile della programmazione della produzione e della qualità e responsabile della sicurezza nei luoghi di lavoro e tutela dell’ambiente.
Tutto bene? Non proprio perché a tutt’oggi gli iscritti tra Foligno e Spoleto sono pochi rispetto ai licei (anche se c’è ancora un mese per iscriversi) e ciò significa che le imprese locali dovranno rivolgersi fuori regione per trovare personale specializzato con evidente aumento dei costi ed anche perdita di fatturato. E’ il classico esempio in cui domanda ed offerta non si incontrano tant’è che a livello nazionale mancano ben 200 mila figure professionali di questo tipo.