di Adriano Marinensi – Il titolo del volume è “Aristide Paci, anima critica”, perché contiene il percorso, umano e professionale, di un personaggio umbro che è entrato, da protagonista, anche nelle vicende della sanità nazionale.
E parallelamente narra le principali tappe che hanno caratterizzato, durante gli ultimi decenni, lo sviluppo della medicina in Italia e nella nostra regione. E’ quindi anche un libro di storia che reca contributi scritti da operatori sanitari ed uomini politici di alto livello, che hanno, a vario titolo, conosciuto e stimato Aristide Paci. Il libro è stato presentato a Terni, nell’Aula del Consiglio comunale nel corso di una manifestazione durante la quale il Sindaco Leopoldo Di Girolamo ha consegnato al dr. Paci il “Tyrus d’oro”, l’alta onorificenza concessa a personaggi che hanno contribuito alla crescita della città. A Paci, “perché attento testimone della storia del nostro Paese, protagonista di tanti momenti della sanità italiana”. Il libro si avvale della “voce narrante” del dr. Giuseppe Fatati ed è stampato a cura del Pensiero Scientifico Editore, in una eccellente veste tipografica. La parte dello starring spetta a Paci e segue il suo percorso di clinico e di rappresentante sindacale. Primario all’Ospedale di Terni, è stato, per un lungo periodo, leader della numerosa categoria dei sanitari pubblici ed anche “recordman” di durata (33 anni) alla Presidenza dell’Ordine provinciale di Terni. Molte delle vicende che lo hanno visto in prima fila, si legano strettamente all’idea, perseguite con tenacia, di una sanità moderna ed efficiente, che abbia al centro i diritti del malato e la deontologia del medico.
Ed allora, ecco lo studente Aristide Paci, innamorato del teatro, prima seduto in platea, poi salito sul palcoscenico, presentatore ed attore di buon successo, insieme agli artisti umbri Alberto Talegalli, Antonio Spaccatini e Renato Brogelli. Comincia a fare il medico quando, a Terni, l’ospedale stava in Corso del Popolo; poi diventa Primario nella nuova struttura di Colle Obito, oggi diventata centro di eccellenza in diversi campi di attività specialistica. Pure Paci, nel frattempo, ha assunto un ruolo di rilievo nel sindacato nazionale e guida il confronto con i Governi di allora, per costruire un S. S. N., fondato sul permanente aggiornamento professionale della categoria medica, in particolare nel settore pubblico. Ci sono documentati nel libro il lungo lavoro e gli approfondimenti per la redazione del Codice deontologico e le proposte che hanno portato alla codificazione di norme di interesse generale da parte del Parlamento.
Non è da meno l’impegno di Paci nella difesa e il miglioramento dell’ONAOSI, il prestigioso college di Perugia che accoglie ed assiste gli orfani dei sanitari nel corso dei loro studi nel capoluogo umbro, college da lui presieduto e amministrato, per oltre dieci anni. Di grande interesse il capitolo del libro intitolato “il pacipensiero”, che riporta una serie di documenti storicamente rilevanti, così come sono illuminanti, dal punto di vista dell’informazione, i differenti capitoli legati insieme in una trama singolare da Fatati. Ci sarebbe forse da aggiungere l’ episodio del ternano Aristide Paci che, sollecitato ad assumere l’incarico di Primario in una importante clinica romana, decide di rimanere a Terni, perché ritiene giusto restare al servizio della sua città. Infine, la ricca documentazione fotografica, dove si distingue, per importanza, l’immagine di Giovanni Paolo II in vestaglia (per questo motivo fece il giro del mondo) che dona un Crocifisso a Francesca Paci, figlia di Aristide, ricoverata, come il Pontefice, al Policlinico Gemelli di Roma.
In appendice, il “narratore” si è chiesto : che fine ha fatto il rapporto di Aristide Paci (lui sostiene di averlo sempre pronunziato tutto attaccato Aristidepaci) con il teatro? La risposta è data dalle foto degli incontri dell’ ”ex attore” con Albertazzi, Montesano, Arbore, Rita Forte, Emanuela Aureli, Vittorio Sgarbi. A conferma del detto secondo il quale “il primo amore non si scorda mai”. Insomma, un libro – documento, questo Aristide Paci, anima critica, destinato ad attirare attenzione ed interesse, non soltanto tra gli operatori della sanità, ma pure da parte del lettore comune per le riflessioni riferite ad un servizio, l’ospedale, in primo luogo, di importanza strategica nella organizzazione e tutela della salute dei cittadini.