Tempo di bilanci dopo l’emergenza dettata dal Coronavirus. Bilanci che, nel caso di Afas (Farmacie Comunali), partono proprio da un’analisi di come è stata affrontata l’emergenza, sintetizzata dal presidente, l’avvocato Antonio D’Acunto.
«A sei mesi dall’insediamento del nuovo Cda – spiega il presidente al quotidiano La Nazione – avrei immaginato di dover tracciare un primo bilancio legato ai tanti progetti che avevamo in cantiere. Invece l’impeto di eventi così pesanti ed eccezionali ha stravolto, preferirei dire sospeso, i nostri programmi e ci ha costretti a confrontarci con un’emergenza sanitaria senza precedenti che ha richiesto all’azienda un ripensamento dell’organizzazione del lavoro e del rapporto con l’utenza».
Qual è la fisionomia di Afas all’indomani del Covid19?
«Siamo usciti da un momento delicato di emergenza totale che ha colto tutti di sorpresa. lo credo che, a conti fatti, possiamo dire di aver lavorato bene, sia nei confronti dell’utenza che rispetto all’organizzazione interna: forse il nostro successo più grande, oggi, è poter dichiarare che nessuno dei nostri dipendenti si è ammalato. Un grande risultato, il cui merito va riconosciuto al direttore generale Raimondo Cerquiglini. Un ringraziamento particolare va ai nostri farmacisti che hanno dato il massimo, da soli in trincea senza ricevere grandi attestati pubblici a differenza di altre categorie professionali. Siamo riusciti a confermare, e anzi direi a rafforzare, la nostra identità di farmacia sociale e di punto riferimento della comunità».
Ora però si guarda al futuro…
«È nostra priorità riattivare i progetti sospesi, che sono parte integrante della vita collettiva, sociale e culturale della città. È il momento di fare ancora più attenzione alle nuove sensibilità e alle esigenze postCovid, con un occhio sempre più attento alle fasce disagiate della popolazione e alle persone in condizioni particolari di difficoltà. Insieme alla Comunità di Sant’Egidio abbiamo attivato iniziative a favore dei bambini e abbiamo avviato interlocuzione con la Caritas e con la Curia di Perugia per fornire mascherine ai GREST: il nostro progetto è realizzare insieme un evento dedicato alle famiglie, proprio per porre sempre più l’accento sulla nostra vocazione di Farmacia di Famiglia. In questa prospettiva siamo orgogliosi di riprendere anche una delle nostre iniziative più efficaci a sostegno delle famiglie, «Perugia Cresce», che sarà rilanciata con delle novità. Non solo il «baby kit» per i neonati, in continuità con quanto fatto nel 2019: stiamo vagliando la possibilità di piantare un arbusto per ogni nuovo nato. Con questi piccoli gesti vogliamo testimoniare che per noi, in questo particolare momento storico, la famiglia è il nucleo da cui ripartire».