Mentre il PD umbro è in guerra perenne ecco il pensiero del suo segretario regionale Leonelli: “Ora stop alle discussioni sui nomi: l'innovazione deve partire dalle cose concrete. In questi venti giorni per parlare di assetti, equilibri e nomine
abbiamo bloccato l'attività istituzionale e politica. Tra le altre cose, per esempio, non si è tenuta la discussione in commissione sulle misure di sostegno al reddito e la direzione regionale sui rifiuti. E per questo dovremmo chiedere scusa. Domani proveremo a voltare pagina. Lo dobbiamo ai circoli e ai sindaci del Pd che ce lo hanno chiesto formalmente e soprattutto ai nostri elettori che ci hanno votato per occuparci di cose concrete non per litigare. Per questo abbiamo condiviso in segreteria all'unanimità un documento che presenterò in direzione domani, che ci impegna a centrare 7-8 obiettivi
sul tema della sanità da qui a fine legislatura: abbattimento progressivo delle liste d'attesa, riorganizzazione della sanità nel territorio, potenziamento delle aziende di Perugia e Terni, sperimentazione di progetti interregionali, potenziamento della centrale unica degli acquisti ed altre misure rivolte ad una sanità più competitiva ed efficiente. Una 'sanità di cittadinanza' con il cittadino sempre meno semplice utente e sempre più protagonista dell'innovazione dei servizi. Se invece dovessimo continuare a perdere tempo a parlare di nomi e di assetti daremmo un pessimo segnale (anche perchè non si è mai visto il Pd a Roma discutere per venti giorni e in direzione dei direttori dei ministeri o delle nomine all'Anas o all'Eni”.