E’ stata dedicata anche ai giovani medici e agli studenti universitari e del liceo Galilei la tappa perugina della ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli in Umbria per incontri istituzionali. Dopo un primo appuntamento il primo marzo alla sede del ministero a Roma accompagnati dalla Senatrice Cardinali, , nel corso di una conferenza stampa organizzata dalla stessa senatrice, hanno incontrato la ministra Fedeli giovani medici del capoluogo, promotori di uno studio su “Criticità e proposte di cambiamento del concorso per le scuole di specializzazione medica”.
Lo studio, illustrato da Tommaso Bori e Lorenzo Cinti riguarda un approfondimento sugli elementi di maggiore criticità inerenti l’organizzazione e i contenuti del concorso e propone, in nove punti, una revisione delle procedure. Si chiede, in particolare, di eliminare il vincolo che rende obbligatorio fare domanda in aree diverse; una graduatoria unica sul modello spagnolo o francese; di fornire una bibliografia delle domande così da evitare contestazioni delle domande e il loro annullamento; lo scorrimento reale delle graduatorie che permetta l’esaurimento delle borse entro la chiusura delle graduatorie grazie a scadenze temporali per l’accettazione dell’incarico; la sincronizzazione del concorso per le scuole di specializzazione con il concorso per la formazione in Medicina generale, evitando così iscrizioni sovrapposte e perdita di borse; la redistribuzione delle borse per rinuncia o abbandono durante l’anno e delle eventuali borse rimaste vacanti, in modo da aumentare il numero delle stesse per l’anno successivo; di implementare e coordinare la sicurezza della vigilanza coinvolgendo le forze dell’ordine e utilizzando vigilanza esterna; una sede unica di concorso; l’abolizione dei punteggi legati al curriculum.
“Si tratta di uno studio rappresentativo e significativo – ha sottolineato Fedeli – e questi medici ci pongono temi che abbiamo l’obbligo e la responsabilità di risolvere”. Ecco perché, sulla scia di un approfondimento già avviato dalle strutture ministeriali, un percorso “che riguarda l’insieme delle osservazioni sollevate” è stato intrapreso, anche attraverso il confronto con i docenti universitari e gli atenei, e già dal prossimo bando sarà possibile mettere in pratica alcune delle modifiche richieste. L’obiettivo è “avvicinarci alle migliori esperienze europee”.
Alla conferenza, introdotta dalla senatrice Cardinali, ha partecipato anche la dottoressa Melina, intervenuta in rappresentanza della Direzione generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore del Miur.
Alla conferenza hanno assistito la presidente della regione Marini, l’assessore regionale Bartolini, il professor Agnelli, preside della Scuola di Medicina, Emilio Duca, Direttore generale dell’Azienda ospedaliera, il dottor Graziano Conti, presidente dell’Ordine dei Medici. “Abbiamo voluto cogliere una preziosa occasione – ha sottolineato Cardinali – per aggiornare un percorso di confronto cui abbiamo dato vita mesi fa e che si pone l’obiettivo di garantire percorso trasparenti, meritocratici e validi per i giovani medici. La presenza oggi del Miur, della Regione Umbria, dei vertici dell’Azienda ospedaliera e delle scuole di medicina, oltre che degli studenti, è il segno che stiamo lavorando tutti nella stessa direzione”.
A margine dell’incontro la ministra ha incontrato, su sollecitazione della senatrice Cardinali, una rappresentanza degli alunni e dei genitori del liceo Galilei, che hanno voluto rappresentare le gravi problematiche emerse ormai da tempo nella gestione della scuola e hanno consegnato una scatola contenente cartoline con i nomi e cognomi dei ragazzi che frequentano il liceo e la classe di appartenenza. L’iniziativa è stata apprezzata da Fedeli che oltre a ricordare il lavoro che stanno già facendo gli ispettori del ministero, ha assicurato il suo interessamento sottolineando l’importanza di avere un clima nelle scuole che permetta di lavorare serenamente. La ministra è riuscita a incontrare anche, al termine dell’iniziativa, un gruppo di studenti dell’Udu e Altrascuola che le hanno consegnato un documento in cui si richiama l’attenzione su alcune tematiche per loro particolarmente importanti.