Il Comune lancia un’altra offensiva per fare cassa e mette in vendita i diritti di superficie delle Aree Peep
Chi possiede una casa popolare da adesso e per i prossimi sei mesi ha la possibilità di acquisire anche il terreno “sopra” al quale abita ad un prezzo pari alla metà del valore di mercato.
La stima è di un incasso di circa due milioni di euro per un’operazione che interessa circa un centinaio di convenzioni e quindi tra i 7mila e gli 8mila proprietari.
I due obiettivi dell’operazione sono intanto i benefici di carattere finanziario per l’ente oltre a sanare eventuali incongruenze a seguito delle modifiche normative sui trasferimenti immobiliari.
In secondo luogo consente ai proprietari di alloggi in aree Peep di diventarne pieni proprietari, da subito e per sempre, a condizioni economiche agevolate, ottenendo di fatto la piena e libera disponibilità di utilizzo e vendita del bene: l’immobile insomma diventa più facilmente commerciabile quando non è gravato da diritto superficie, oltre al fatto che si azzera il rischio che alla scadenza del diritto stesso (la durata di solito è di 99 anni) l’abitazione torni di proprietà del Comune.
Fra le agevolazioni è prevista l’applicazione di un’aliquota di riduzione del valore del terreno pari al 55%, per tutti i proprietari che richiederanno la trasformazione con rateizzazione del corrispettivo. Valore che scenderà al 50°A, per chi chiederà la trasformazione con pagamento in unica soluzione.
Stessa percentuale per chi rateizza il corrispettivo, purché in forma «cumulativa», con ciò intendendo che almeno 1’80% dei titolari di alloggi riferibili ad un singolo condominio. I tempi per aderire sono in pratica fino alla fine di giugno e in ogni caso di rateizzazione, questa sarà assentita con. 4 rate di uguale importo, il pagamento della prima rata prima della stipula dell’atto di trasforrnazione, la presentazione di idonea garanzia fidejussoriaiassicurativa per il debito residuo (tre rate), che il Comune provvederà ad escutere entro 60 giorni dall’accertamento del mancato pagamento di una rata e che determinerà il mancato avveramento dell’atto di trasformazione.