Un attestato di riconoscenza è stato consegnato questa mattina, mercoledì 17 febbraio, dal sindaco di Assisi Stefania Proietti e dal vice sindaco Valter Stoppini a tutti gli uomini e le donne delle Forze dell’ordine della città che si sono adoperati, con grande impegno, in occasione delle tre visite in città di Papa Francesco durante gli ultimi 5 anni.
Le Forze dell’Ordine si sono messe a disposizione per controllare l’ordine pubblico e garantire la sicurezza del Pontefice fin dalla prima venuta – durante il mandato del sindaco Proietti – il 4 agosto 2016 per l’ottavo centenario della Festa del Perdono.
Visita che si è poi ripetuta poche settimane dopo, il 30 settembre dello stesso anno, in occasione del trentesimo anniversario dello Spirito di Assisi. Fino a quella più recente del 3 ottobre dell’anno scorso per la storica firma dell’enciclica “Fratelli tutti” sulla tomba di San Francesco, nella Basilica inferiore.
La prima consegna è avvenuta nella sede della compagnia carabinieri di Assisi e le pergamene sono state ritirate dal tenente colonnello Marco Vetrulli. A seguire, nei locali del commissariato di Assisi ad attendere il sindaco e il vice sindaco c’era anche il questore Antonio Sbordone oltre al vicequestore aggiunto Francesca de Luca. Nella caserma della guardia di finanza ad accogliere i rappresentanti dell’amministrazione c’era il luogotenente Stefano Ricci. Le consegne sono avvenute nelle mani del responsabile del distaccamento dei vigili del fuoco di Assisi Enrico Mancinelli e del comandante della polizia locale Antonio Gentili.
Complessivamente gli attestati di gratitudine consegnati a tutti gli appartenenti delle forze dell’ordine sono stati 256 e i momenti di incontro con gli uomini e le donne in divisa sono avvenuti all’insegna del massimo rispetto delle regole anti Covid.
Per la verità la consegna delle pergamene si sarebbe dovuta svolgere a fine anno in un evento pubblico durante il quale l’amministrazione comunale avrebbe potuto esprimere il proprio ringraziamento per l’impegno e la professionalità profusi durante questi avvenimenti di portata storica per la città, ma, considerata la recrudescenza della pandemia, il sindaco ha preferito, d’accordo con i responsabili, effettuare la consegna in sicurezza e direttamente nelle sedi dei corpi.