In Umbria dieci sanitari sono stati sospesi per non essersi vaccinati. A rischio altri 70 dipendenti dell’Usl. In totale sono poco meno di 80 i no vax all’Usl Umbria 1 (su 4.500 dipendenti) le cui posizioni sono già al vaglio della Direzione per la mancata vaccinazione.
Ma dopo che l’Usl Umbria 1 ha fatto partire le prime lettere di sospensione per il personale sanitario che fino ad ora non si è vaccinato contro il Covid (la misura riguarda soprattutto il cosiddetto personale “di comparto”, quindi non medici) sono scattati i primi ricorsi al Tar.
Come riporta oggi Il Corriere dell’Umbria: “Contro la nostra azienda”, spiega Massimo De Fino, direttore generale Usl Umbria 2, “ne risultano circa cento, al momento. Hanno già avanzato richiesta di sospensiva cautelare al Tar dell’Umbria, che ha fissato l’udienza al 3 settembre. Per questo abbiamo nominato un avvocato per costituirci in giudizio. Ma siamo tranquilli, visti i precedenti in giro per l’Italia”.
Il riferimento è ricorsi di operatori sanitari respinti in altre parti del Paese. Il ricorso è cumulativo anche nei confronti dell’azienda sanitaria locale del Perugino. Arriva da un’associazione di avvocati a livello nazionale. All’Usl Umbria 1 sono partite le prime lettere di sospensione senza stipendio. Il primo atto è toccato ieri a un infermiere. Le missive riguardano personale socio-sanitario, infermieri “ma anche qualche medico”, fa sapere il direttore amministrativo Usl 1 Alessandro Maccioni. Per altri 40 dipendenti della Usl 1 “è stata accertata l’inadempienza all’obbligo vaccinale e se entro venerdì non sarà trovata per loro una diversa collocazione che non metta a rischio utenti e il resto del personale anche per loro scatterà la sospensione”. All’Usl 1 sono poco meno di una ottantina (su 4.500 dipendenti complessivi) le posizioni al vaglio della direzione per le mancate vaccinazioni.
Delle otto sospensioni già comminate (su circa 80 profili al vaglio) all’Usl 2 “già tre hanno cambiato idea e si sono vaccinati”, spiega ancora De Fino, per questo “abbiamo emesso altrettanti provvedimenti di revoca delle sospensioni”. Al momento sono 154 mila gli umbri che non hanno aderito alla campagna di immunizzazione. Non solo sanitari no vax. Nel personale scolastico si contano 3.500 tra professori e bidelli che non hanno ancora ricevuto la prima dose. Prima erano 3.868. Nel giro di una settimana hanno cambiato idea in 368, stando ai dati forniti da Umbria digitale.