Di Ciuenlai – Il Governo Renzi non ha solo Ministri che si devono dimettere per o che sono accusati di conflitto di interessi, non ha solo diversi Sottosegretari con qualche guaio giudiziario addosso, ha anche, da qualche giorno, un Ministro condannato, del quale, sulle cronache nazionali, naturalmente non c'è traccia.
Si tratta del titolare del dicastero della scuola Stefania Giannini condannata dalla Corte dei Conti per spese eccessive, quando era Rettore dell'Università Italiana Stranieri di Perugia. La sentenza si riferisce a quelle che giornalisticamente chiamano “spese folli” per 340 mila euro, accumulati, ad onore del vero , assieme al nuovo Rettore Giovanni Paciullo. La Giannini è stata condannata a risarcire di tasca propria circa 10 mila euro.
Renzi voleva le sentenze? Eccole qui. Ora si potrà dire che si tratta di poca cosa, ma fare Ministro dell'istruzione una persona che viene condannata per aver gestito male i fondi di una importantissima istituzione scolastica, a occhio, non sembra proprio il meglio della vita. A conferma che le scelte di queste Governo sembrano alquanto deficitarie o perlomeno discutibili sul piano della competenza e, nel caso della Guidi, della opportunità rispetto agli interessi economici di famiglia e affini.
Ora, visto che la sentenza c'è, aspettiamo il commento del Presidente del Consiglio. Risposta che, a giudicare dal silenzio dei media nazionali, non ci sarà. Ma se sarà costretto sappiamo già quello che dirà ”Basta col giustizialismo aspettiamo il giudizio definitivo” . Giustificazioni non ce ne sono state, lei ha fatto sapere che “è ricorsa” e quindi siamo a posto e tutto rimane come prima. Per sapere qualcosa di più dovremo, come sempre, aspettare la sua risposta alla interrogazione del Ms5. Nel frattempo la serie degli “intoccabili” si allunga e la cultura della “casta” si consolida.