Nel Centro Congressi “Capitini”, stipato fino al massimo della capienza, centinaia di studenti attenti e partecipi hanno dato vita ad un’Assemblea di Istituto tutta particolare: prima di discutere le “normali” questioni interne alla Scuola i ragazzi hanno organizzato un dibattito sul tema di maggiore attualità di questi giorni, il cambiamento climatico.
In occasione dei lavori della “COP 21” di Parigi, infatti, gli studenti hanno voluto approfondire il tema, informandosi e invitando al dibattito esperti del settore: in questo caso la relazione introduttiva è stata svolta dal prof. Silvio Improta, che per un giorno a smesso i panni di Preside dell’Istituto per vestire quelli dell’esperto e portare il suo contributo di ex responsabile del WWF Italia a livello nazionale. “Le 10 verità sui cambiamenti climatici rivelate dal rapporto presentato alla fine del 2014 dall’IPCC[1]”, ha dichiarato il prof. Improta “costringono tutti, cittadini e governi, ad agire. Se non si troveranno accordi a livello internazionale nella Conferenza delle Parti di Parigi non avremo un’altra occasione per evitare le conseguenze negative dell’innalzamento della temperatura del pianeta”.
Partendo da un excursus sulle specie a rischio di estinzione, proprio a causa del cambiamento delle condizioni climatiche sul pianeta, gli studenti hanno potuto esaminare dati ed evidenze, rendendosi conto che il riscaldamento globale è un dato ormai certo; che in questo contesto la fusione dei ghiacciai e l’aumento del livello del mare stanno accelerando; e che le conseguenze saranno gravi se non si agisce subito. Ma, soprattutto, i dati ci dicono che è colpa nostra . Secondo l’IPCC è infatti “estremamente probabile” che più della metà dell’aumento osservato della temperatura superficiale dal 1951 al 2010 derivi dalle azioni umane e dal loro effetto sul clima (emissioni di gas-serra, aerosol e cambi di uso del suolo). La discussione si è per questo conclusa con un appello ad essere tutti protagonisti: direttamente, nei comportamenti che ciascuno può adottare per risparmiare energia e ridurre le emissioni di CO2; indirettamente, attraverso la “pressione” sui decisori politici affinché trovino un accordo e siano messe in atto politiche coerenti con l’obiettivo di limitare l’innalzamento della temperatura media del pianeta.
Gli studenti del “Capitini-V.Emanuele II-di Cambio” non sono nuovi a questo tipo di appuntamenti: le Assemblee di Istituto sui temi di attualità e l’impegno diretto sono divenute tradizione, ed altre seguiranno nel corso dell’anno. “Anche questa è Scuola”, ha commentato il Dirigente scolastico prof Improta, “e sono convinto sia fondamentale che i giovani si riapproprino degli spazi di dibattito e di azione civile”.