Sono 800 i pazienti con diagnosi di Aids seguiti costantemente dai professionisti della struttura complessa di Malattie infettive del Santa Maria della Misericordia di Perugia.
«Ogni anno – riferisce la professoressa Daniela Francisci, direttore della struttura – abbiamo purtroppo 40 – 50 nuovi casi, si tratta di pazienti che arrivano alla diagnosi con ritardo, perché convinti della efficacia dei nuovi farmaci, un errore da evitare. Piuttosto – aggiunge – è importante ribadire, in occasione della giornata mondiale alla lotta contro l’Aids, che il test è anonimo e gratuito e che la patologia è meglio gestibile se diagnosticata in fase iniziale». Gli ambulatori dedicati, riferisce una nota dell’ospedale, sono aperti tutti i giorni, sabato compreso. «La ricerca ha fatto registrare anni passi in avanti straordinari in avanti – sottolinea Francisci –, tanto è vero che attualmente la terapia viene somministrata con un unico farmaco, composto da tre molecole, compressa da assumere quotidianamente, senza interruzione e per tutta la vita. Il tanto auspicato vaccino è ancora in fase sperimentale». I pazienti vengono sottoposti come da protocolli di cura a controlli con prelievi ematologici che indicano il decorso della malattia; è anche previsto un accesso mensile in ospedale per la consegna della terapia per i successivi trenta giorni.
“La guardia va tenuta assolutamente alta perché l’esperienza riferisce che la malattia è silente per molti anni – ricorda ancora l’esperto – ed è necessario che gli appelli a sottoporsi al test vengano ripetuti con maggiore frequenza. Chiunque decide di sottoporsi al test deve sapere – conclude Francisci – non dovrà neppure presentare la richiesta del proprio medico curante”.