C'è un forte rischio della corsa agli sportelli delle “vittime del Salva banche” e un gruppo di circa 700 obbligazionisti di Banca Marche,Popolare dell’Etruria, Carife e CariChieti lo sta già facendo. I risparmiatori annunciano azioni legali per “frode,
mancata vigilanza, dichiarazioni false al mercato e notizie sulle azioni contro tutte le istituzioni e i protagonisti coinvolti, con il coordinamento di Adusbef eFederconsumatori“ affermando di essere “stati spinti, in maniera obbligata ed inconsapevole, ad acquistare obbligazioni subordinate”, che erano “vendute dagli stessi dipendenti delle quattro banche come titoli sicuri e con tassi di interesse bassi, quindi che non presupponevano alcuna speculazione e rischio“. Il Codacons dal canto suo promette: “Siamo pronti a impugnare al Tar del Lazio qualsiasi provvedimento del governo che preveda rimborsi parziali di azioni e obbligazioni subordinate. Il nostro obiettivo è di arrivare dinanzi la Corte Costituzionale e dimostrare come eventuali misure di indennizzo non integrale dei titoli siano discriminatorie e incostituzionali”.