Che l’area antistante la stazione Fontivegge sia diventata da tempo il Bronx di Perugia è evidente a tutti.
«Una zona in cui è necessario fare pulizia», ne è più che convinto il sindaco Romizi che difende la proposta passata in commissione cultura presentata con l’ordine del giorno del leghista Michelangelo Felicioni. A Fontivegge soldati in divisa contro la criminalità. Sette i voti a favore, quattro i contrari e due astenuti e una spaccatura nell’opposizione. A schierarsi con il “no” Bori e Bistocchi mentre con il “sì” Mori e Mirabassi.
«Perché scandalizzarsi se si crea un presidio fisso in quest’area, dove i cittadini avvertono un forte disagio? Nell’attesa che prendano il via i progetti di riqualifica di Fontivegge, un intervento incisivo in accordo con forze dell’ordine e prefettura non deve stupire». L’ordine del giorno proposto da Felicioni in origine chiedeva l’impiego del solo Esercito, ma è poi stato approvata la possibilità di schierare anche le forze dell’ordine.
«Continueremo a lavorare a testa bassa per il bene di Perugia». Il sindaco Andrea Romizi, dopo l’omicidio a Fontivegge, con un 35enne tunisino ucciso a coltellate, dunque non abbassa la guardia: «Serve subito un presidio fisso di polizia per garantire sicurezza ai cittadini». E spiega: «Ciò che è successo durante la notte tra sabato e domenica a Fontivegge conferma l’importanza e la necessità della progettualità avviata nel quartiere mediante gli interventi previsti dal Piano periferie, che non può assolutamente fermarsi, ma anche l’esigenza di un presidio fisso di polizia nella zona affinché venga garantita una maggior sicurezza ai cittadini».
Il progetto “strade sicure” varato nel 2008, prevede l’impiego di militari nelle città per specifiche ed eccezionali esigenze di prevenzione della criminalità. A fine 2015 il progetto che prevede l’impiego di 4.800 militari, è stato prorogato per tutto il 2016. L’allora ministro della Difesa La Russa, nel 2008, spiegò l’operazione come di un esperimento di sei mesi, rinnovabile una sola volta, ma di proroga in proroga le mimetiche sono ancora nelle città, come Firenze ed Assisi.