Il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, Luigi Carlini, ha illustrato i più importanti interventi deliberati nel 2020. Carlini ha sottolineato che quest’anno sono stati raggiunti risultati superiori ad ogni aspettativa, considerando la difficile situazione pandemica e la conseguente crisi economica generale. Si è passati, infatti, dai 4,8milioni deliberati nel 2019, ad oltre 11,8 stanziati nel 2020.
La più grande iniziativa propria realizzata dalla Fondazione nel 2020 è rappresentata dai fondi straordinari messi a disposizione della sanità pubblica per far fronte all’emergenza pandemica.
«Il Cda – ha concluso il presidente Carlini – ha deliberato uno stanziamento di oltre 1,5 milioni di euro in favore del Santa Maria di Terni per l’acquisto di urgenti strumentazioni, apparecchiature e presidi sanitari per i reparti Covid e per la terapia intensiva. Tutte le strumentazioni sono state acquistate direttamente dalla Fondazione previo nulla osta della direzione sanitaria con procedura d’urgenza e sono tutte già ampiamente utilizzate dal personale ospedaliero».
Tutte le iniziative di Fondazione CR Terni e Narni per fronteggiare il coronavirus e guardare al futuro
Un fondo da oltre 1,5 mln di Euro in favore dell’Azienda ospedaliera “S. Maria” di Terni messo a disposizione dalla Fondazione Carit per l’acquisto di materiale e attrezzature per la terapia intensiva e per altri reparti coinvolti nell’emergenza covid-19.
Oltre alle strumentazioni e alle dotazioni di protezione individuali per il personale sanitario, la Fondazione ha sostenuto anche un importante progetto di ricerca dal titolo “Valutazione del SARS- Cov-2 nel liquido seminale durante le diverse fasi dell’infezione- COVID-19URO v1”.
La Fondazione ha anche pensato ad un bando per il “Welfare di comunità Emergenza covid-19. Insieme per la ripresa” a supporto degli Enti territoriali, degli enti religiosi e degli Enti privati senza scopo di lucro che, nella grave situazione attuale, stanno svolgendo sia interventi domiciliari per la fornitura di beni di prima necessità, sia attività inerenti ai servizi socio assistenziali