Dopo tanti proclami e annunci, il sindaco Pd Mismetti ha copiato Salvini ed ha mandato le ruspe al campo rom di Sant’Eraclio per abbattere i manufatti abusivi e, allo stesso tempo, tagliare gli allacci abusivi.
Sul posto ieri sono arrivati tecnici del Comune di Foligno, della ditta incaricata dei lavori, la polizia locale, carabinieri e una decina di poliziotti.
L’annosa vicenda ha preso un’accelerazione a gennaio con colloqui tra gli uffici comunali e la comunità rom alla quale erano state prospettate diverse soluzioni tutte finite “lettera morta” per la mancanza di un posto ritenuto adatto allo spostamento.
Poi è arrivata un’ordinanza di sgombero, attuata in parte, anche perché nel campo si trovano anziani e disabili.
Ma non mancano le polemiche e la vicenda è diventata nazionale con l’intervento dell’Associazione Nazione Rom: “Sono stati evidentemente violati gli accordi raggiunti nella riunione del 26 febbraio dove si era concordato che tra marzo ed aprile 2019 dovevano essere riaperte le graduatorie per l’assegnazione di case popolari, in modo che tutte le famiglie avrebbero presentato richiesta per ottenere un alloggio permettendo la piena inclusione abitativa di tutta la comunità. Secondo tali accordi, inoltre, i terreni agricoli di proprietà delle famiglie dovevano essere picchettati nei giorni seguenti da parte degli Uffici tecnici del Comune di Foligno e sarebbe stato compito delle stesse fami glie ripristinare i luoghi.
“La Regione Umbria – ha affermato Marcello Zuinisi dell’Associazione Nazionale Rom – è depositaria di 55 milioni di euro, stanziati dalla Commissione Europea tramite i Fondi Sociali. Denaro stanziato per garantire protezione abitativa, lavorativa, sanitaria e scolastica agli ultimi. Il denaro è sparito e la ‘ruspa’ sembra essere il solo mezzo utilizzato in tutta Italia: agli ordini di Matteo Salvini i partiti politici obbediscono ciecamente, compreso il Partito Democratico. Una situazione inaccettabile e gravissima che denunciamo con forza e determinazione”.