Una grande festa della Lega alla Città della Domenica, con migliaia di persone che hanno accolto con tanti applausi l’ospite d’onore Matteo Salvini giunto a Perugia per festeggiare con gli elettori umbri il risultato ottenuto alle scorse regionali. Con la governatrice Donatella Tesei che ha colto l’occasione per presentare l’intera sua squadra, facendo “sfilare” sul palco i vari assessori incaricati di “ricostruire questa regione da troppo tempo preda di una cultura e di una mentalità depredatoria”.
Tesei ha voluto sottolineare soprattutto il criterio di scelta: «Merito, esperienza e competenze». «Le priorità – ha aggiunto – sono veramente molte ma intendo mantenere fede al programma di governo. Sono qui a ringraziare tutti. Tutti gli eletti saranno indispensabili per portare avanti il nostro progetto di cambiamento dell’Umbria. Ognuno avrà un ruolo importante». Sul palco si sono alternati la presidente Tesei e poi l’intera giunta regionale (compreso il veneto Luca Coletto), affiancati dai parlamentari della Lega e da alcuni forzisti.
Poi la parola è passata a Matteo Salvini che ha voluto rimarcare il fatto che da questa nostra regione è partito un segnale importante, destinato a riflettersi e ripercuotersi sia sulle prossime regionali di Emilia Romagna e Calabria, che direttamente sul governo Conte, che secondo il segretario del Carroccio non avrà vita lunga.
E a proposito della manifestazione delle cosiddette Sardine, che contemporaneamente riempivano corso Vannucci, Matteo Salvini ha liquidato il tutto con una ironica battuta. «Ricordo con affetto i pescatori del lago Trasimeno – ha detto – ci tornerò così ci mangiamo due sardine d’acqua dolce, con pane e burro, che fa sempre bene».
Una festa con migliaia di persone, con tanto di palloncini, dolci e altri prodotti tipici. «L’Umbria – ha detto Salvini – dovrà essere un esempio anche per le altre regioni italiane. Ci saranno momenti bellissimi e altri, come in ogni famiglia, comunità e azienda, di discussione. È importante tenere annodati i fili di questi splendidi mesi e tenere vivo l’entusiasmo che in questa terra non si vedeva da tantissimo tempo».