Si è svolto nella giornata di ieri, lunedì 8 febbraio, l’atteso incontro tra le curatele fallimentari di Alimentitaliani e Gruppo Novelli, Fernando Caldiero e Marco Bartolini, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.
Le curatele hanno fissato alcune regole stringenti finalizzate alla vendita della filiera uova a marchio Ovito, nella quale sono occupati circa 150 lavoratori tra Spoleto e Amelia.
Sono stati stabiliti due bandi differenti da pubblicare per dare avvio all’iter di vendita, bandi che, come hanno specificato le curatele, potranno essere aggiudicati anche a un solo imprenditore.
I dipendenti di Alimentitaliani verranno invece nuovamente assunti alle medesime condizioni, mentre l’acquisto delle quote per le maestranze di Fattorie Novelli, essendo una società agricola, assicurerà il passaggio di tutti i lavoratori, rispettando gli attuali contratti.
Entro il 18 febbraio le sigle sindacali avranno il compito di apporre le eventuali modifiche alle indicazioni offerte dalle curatele fallimentari. I bandi di vendita saranno predisposti tramite ordinanza dai giudici competenti di Terni e Castrovillari, e saranno pubblicati, probabilmente, entro il mese di marzo o di aprile.
La storia delle Fattorie Novelli è iniziata nove anni fa, ma i dubbi da risolvere restano ancora parecchi, per non parlare della preoccupazione di sindacati e lavoratori, ormai arrivati all’esasperazione.
Primo tra tutti, il pagamento delle 13esime e del TFR per i dipendenti a tempo determinato, oltre ad una risposta, ancora non pervenuta, sul bando di vendita dell’azienda, unica possibilità per i lavoratori di non perdere l’impiego.
L’Assessore regionale allo Sviluppo economico, Michele Fioroni, aveva a suo tempo ribadito l‘urgenza di una “convocazione di un tavolo al MISE con le due curatele e con tutti i soggetti interessati in modo da definire un percorso in tempi stretti che porti ad una positiva soluzione della vertenza ex Gruppo Novelli. Ma, secondo i sindacati, rimangono ancora numerose incertezze.