La J. P. Industries avvia la procedura di mobilità per 400 dei 684 dipendenti ex Merloni assunti fra Marche e Umbria, e le aree interessate delle due regioni Fabriano ripiombano nell'incubo di una crisi che sembra non finire mai.
Nella comunicazione trasmessa ai ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico e alle parti sociali, il fondatore della J. P., Giovanni Porcarelli, addita gli strascichi del contenzioso promosso dalle banche creditrici dell'ex Merloni e le “mutate condizioni del mercato del 'bianco” , come principali cause del forfait. Porcarellin critica la posizione della capogruppo in commissione Lavoro, Tiziana Ciprini, circa il disinteresse della vicenda da parte del Governo.
Il tavolo è saltato nel momento in cui, dopo 6 anni di attesa, l'Accordo di programma per la reindustrializzazione delle aree di Marche e Umbria colpite dalla crisi dell'ex Merloni stava per diventare operativo, con 26 milioni di euro a disposizione delle due regioni. Fabio Paparelli, vicepresidente della Regione Umbria, con delega allo sviluppo economicoè intervenuto commentando: “Ci siamo attivati subito per capire quanto sta avvenendo e cosa è cambiato in questa complessa vicenda che riguarda la ex-Merloni”. “Vogliamo comprendere – sottolinea il vicepresidente – quali siano le vere motivazioni e cosa è improvvisamente cambiato per giungere all’avvio delle procedure di licenziamento , così come denunciato dalle organizzazioni sindacali del territorio. Ci attiveremo certamente, insieme alla Regione Marche, sia nei confronti del Ministero dello Sviluppo Economico e sia nei confronti dell’imprenditore che incontreremo nei prossimi giorni. Le Regioni Umbria e Marche hanno fatto la loro parte in questa vicenda, sia in termini di risorse che, quando necessario, di ammortizzatori sociali. Pensiamo quindi che gli imprenditori, e dunque anche Porcarelli, devono fare la loro parte cercando di salvaguardare sempre anche gli interessi dei lavoratori”. Paparelli esprime solidarietà e vicinanza agli stessi lavoratori, annunciando di aver preso contatto con la Regione Marche per aprire, la prossima settimana, un tavolo congiunto che dovrà esaminare la situazione ed il complesso delle vicende che riguardano l’azienda J&P.