“Un fatto comunque di per sé drammatico, che – se poi fossero confermate le voci su una origine dolosa – suscita enorme allarme ed inquietudine”. E’ il commento “a caldo” della Confcommercio della provincia di Perugia il giorno dopo l’esplosione che ha distrutto un bar-pasticceria situato nello stesso immobile di Via Settevalli 320, a Perugia, che ospita anche la sede dell’Organizzazione.
“Lo spettacolo che ieri sera, e ancora più stamattina con la luce del giorno, si è presentato ai nostri occhi e a quelli di tanta gente incredula – sottolinea la nota di Confcommercio – colpisce come un pugno allo stomaco per la sua crudezza e per gli effetti pesantissimi che produrrà, economici ma non solo, ai danni di una attività commerciale appena avviata.
“L’esplosione, tra l’altro, poteva avere conseguenze molto più drammatiche, dato che spesso a quell’ora ci sono ancora persone che lavorano nell’immobile o riunioni nei nostri uffici. Rimaniamo ovviamente in attesa dei risultati ufficiali dell’inchiesta sulle cause che hanno scatenato l’evento – prosegue Confcommercio – ma anche solo l’ipotesi di una azione volontaria e addirittura criminale ingigantisce le nostre preoccupazioni e dà purtroppo sostanza all’allarme più volte da noi lanciato, e ribadito anche in occasione della giornata di mobilitazione contro ogni forma di illegalità che si è svolta lo scorso 11 novembre, sulla escalation dei fenomeni di illegalità a danno delle attività economiche.
L’impegno che vede fianco a fianco associazioni di categoria e forze dell’ordine è quello di alzare al massimo il livello di guardia e di vigilanza”.