Attenti automobilisti, le strade di Perugia sono ridiventate una groviera! Con la neve e il ghiaccio le buche si sono trasformate ancora una volta in voragini, rendendo impossibile la vita agli automibilisti e, come se non bastasse, ci si è messa anche la pioggia a impedire agli operatori di rimediare ai famosi “riattoppi”.
Come più volte segnalato da queste colonne e con puntuali servizi pubblicati su Umbriasettegrioni, sono innumerevoli i danni alle vetture: gomme squartate, e ammortizzatori saltati. Danni che oltre a provocare ovvi disagi possono essere anche grave causa di incidenti. Il che significa che si moltiplicano le denunce e le richieste di risarcimento al Comune o all’ente di proprietà della strada.
L’elenco delle vie impercorribili sembra più un bollettino di guerra, un campo minato che va dal centro alla periferia. Si parte da via San Galigano, passando per via XX Settembre, via Pievaiola, via Egubina, e anche la trafficatissima via Settevalli. Fino ad arrivare a zone più periferiche come Ferro di Cavallo.
Disagi anche a Ponte San Giovanni dove un gommista dichiara di aver effettuato una ventina di interventi solo per gomme squarciate dalle buche.
Una situazione invivibile che sta rendendo sempre più pericoloso guidare per le strade cittadine.
Per porre rimedio Anas, Comune di Perugia e Provincia hanno schierato un’autentica task force in questi tre giorni di pioggia intensa.
Circa duecento sono gli operai messi in campo, che continueranno ad operare anche in questi giorni e che hanno steso quasi due tonnellate di bitume a freddo. Solo la Provincia in questi 4 giorni ha steso oltre 1,3 tonnellate di bitume a freddo. Il resto lo hanno fatto Anas e Comune.
Quattrocento quintali in particolare sono stati necessari nella Zona 1, tra l’Alto Tevere e l’Eugubino-Gualdese, trecento circa tra Perugia e il Trasimeno (Zona 2), ben 450 nell’area di Foligno e Todi (Zona 3) e infine nella Zona 4 (Valnerina-Spoleto) altri 200 quintali. Ciò ha comportato il quasi azzeramento delle scorte di «conglomerato bituminoso» che invece dovevano servire fino a marzo.
E la Provincia dovrà ora acquistarne altro, sempre che ci siano risorse a disposizione. Molti i quintali di bitume che sta usando anche il Comune, con una ventina di uomini che sono intervenuti in ogni zona della città per cercare di porre rimedio alle buche. Rimedi solo parziali: il catrame a freddo avrebbe infatti bisogno di essere pressato e adagiato in buche asciutte, dopo la rimozione dei residui.
L’operazione non sembre possibile viste le centinaia di chiamate e l’urgenza di operare.
«Molte strade sono state rifatte, è chiaro che si aprono buche in quelle da rifare, dove magari c’erano delle toppe. C’è un progetto di programmazione, per risolvere la situazione dobbiamo proseguire, non c’è altro modo…». Così l’assessore ai Lavori pubblici Francesco Calabrese al Messaggero Umbria.
«Si tratta di problemi legati ai sottoservizi, come nei casi di via Brunamonti e zona Pallotta. Sono situazioni note, già censite su cui si interverrà. I lavori di asfaltatura sono stati fatti bene in tutti i casi». Chiarito questo punto, Calabrese punta a proseguire con il piano asfaltature «che è l’unico modo per chiudere il problema delle buche».