Lutto nel mondo della musica. È morto questa mattina all’età di 76 anni il cantautore catanese Franco Battiato. Si è spento dopo una lunga malattia nella sua residenza, l’ex castello della famiglia Moncada a Milo, in Sicilia. I funerali avverranno in forma privata.
Battiato era nato a Riposto, allora chiamata Ionia, il 23 marzo 1945. In occasione del suo 76esimo compleanno, lo scorso marzo, era stato ripubblicato “La voce del padrone”, album capolavoro del 1981.
Battiato lascia brani indimenticabili come La cura, Centro di gravità permanente, Voglio vederti danzare, spaziando tra diversi generi e combinandoli tra loro in modo sempre personale. Pochi mesi fa, proprio in concomitanza con il suo 76esimo compleanno, era stato ripubblicato La voce del padrone, l’album epocale che 40 anni fa fu il primo in Italia a superare il milione di copie vendute.
Il direttore de La Civiltà Cattolica Antonio Spadaro ha scritto su Twitter: «E guarirai da tutte le malattie . Perché sei un essere speciale Ed io, avrò cura di te. Ciao, Franco Battiato». «Ci la lasciato un Maestro. Uno dei più grandi della canzone d’autore italiana. Unico, inimitabile sempre alla ricerca di espressioni artistiche nuove. Lascia una eredità perenne» è il ricordo del ministro della Cultura Dario Franceschini. «E il mio maestro mi insegnò com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire. Ciao Maestro» ha twittato l’ex premier Conte citando Prospettiva Nevski. Sempre su Twitter, il presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha scritto: «Il mio sincero, profondo dispiacere per la scomparsa di Franco Battiato. Maestro. Poeta. Signore della musica e delle parole. Ci mancherà».