Sabato 28 maggio Spoleto ricorda il giornalista Walter Tobagi in occasione del quarantesimo anniversario del suo assassinio avvenuto per mano delle Brigate Rosse a Milano il 28 maggio 1980.
Il Corso propedeutico di giornalismo Walter Tobagi e le scuole della città di Spoleto, dopo un avvio regolare fino a febbraio, da marzo in poi, in modalità smart e in linea con gli indirizzi della didattica a distanza, sono riusciti a portare a termine il programma dell’iniziativa giunta alla sua XV edizione, organizzata dall’Associazione Amici di Spoleto onlus in collaborazione con il Comune di Spoleto, per ricordare, tanto più quest’anno a 40 anni dalla sua morte, la figura del giornalista del Corriere della Sera Walter Tobagi, nato nella frazione di San Brizio di Spoleto e ucciso a Milano nel 1980 dalle Brigate Rosse.
In questa occasione il presidente dell’Associazione Amici di Spoleto, Dario Pompili, attribuirà a due allievi anche uno speciale attestato di merito dedicato a “Walter Tobagi” ed un riconoscimento in ricordo di Dante Ciliani, (nella foto a lato) già presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria e recentemente scomparso.
In occasione – prosegue la nota stampa – della ricorrenza del 40esimo anniversario della morte di Walter Tobagi, giovedì 28 maggio 2020, quindi, non potendosi tenere una cerimonia di presentazione dei lavori svolti e di premiazione nel Palazzo Comunale, l’incontro istituzionale con i ragazzi si terrà alle ore 10:30 in forma virtuale attraverso apposita piattaforma digitale (URL della riunione: https://meet.google.com/qfx-veot-tje) con interventi del vicesindaco e assessore alla formazione del Comune di Spoleto, Beatrice Montioni, del presidente dell’Associzione Amici di Spoleto onlus, Dario Pompili, del presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, Roberto Conticelli, del dirigente scolastico dei licei di Spoleto “Sansi-Leonardi-Volta”, Mauro Pescetelli, della dirigente dell’istituto alberghiero “De Carolis”, Roberta Galassi, e dei rappresentanti della Valle Umbra Servizi s.p.a. con la quale si è tenuto quest’anno un progetto specifico di alternanza scuola-lavoro dedicato alla comunicazione aziendale.
Interverranno: il sindaco Fabrizio Cardarelli, il presidente del Consiglio Comunale Giampiero Panfili, l’assessore alla formazione e istruzione del Comune di Spoleto, Maria Elena Bececco, Dario Pompili, presidente dell’Associazione Amici di Spoleto, Roberto Conticelli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria.
Sugli anni di piombo porterà una sua testimonianza il generale dell’Arma dei Carabinieri, Antonio Federico Cornacchia.
Walter Tobagi, 40 anni fa l’omicidio. Omaggio di Mattarella
(ANSA) “Walter Tobagi fu ucciso barbaramente perché rappresentava ciò che i brigatisti negavano e volevano cancellare. Era un giornalista libero che indagava la realtà oltre gli stereotipi e pregiudizi, e i terroristi non tolleravano narrazioni diverse da quelle del loro schematismo ideologico”. A quarant’anni dall’assassinio del giornalista del Corriere della sera, Walter Tobagi, avvenuta a Milano il 28 maggio 1980, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ne ricorda il coraggio e l’autorevolezza sulle pagine del quotidiano di via Solferino. “Era un democratico, un riformatore, e questo risultava insopportabile al fanatismo estremista”, sottolinea Mattarella ricordando che “Tobagi è morto giovanissimo. A trentatré anni aveva già dimostrato straordinarie capacità, era leader sindacale dei giornalisti lombardi, aveva al suo attivo studi, saggi storici, indagini di carattere sociale e culturale”. E, ancora ricorda che “è stato ucciso in quei mesi, in cui altri uomini dello Stato, altri eroi civili, cadevano a Milano e in tutta Italia per fedeltà a quei principi di convivenza che la Mitologia rivoluzionaria, le trame eversive, le organizzazioni criminali di diversa natura volevano colpire”.
Il Capo dello Stato, che esprime i “sentimenti di vicinanza alla famiglia Tobagi” sottolinea che “per il suo giornale Walter Tobagi è più di un simbolo: è esempio di un giornalismo libero, che non si piega davanti alla minaccia, che non rinuncia allo spirito critico nel raccontare la realtà, che vive nel pluralismo”. “Questo giorno di memoria è importante per il ‘Corriere della Sera’, che ha avuto in Tobagi una delle sue firme più prestigiose, e lo è per tutta la stampa italiana: la società è cambiata in questi decenni – scrive Mattarella – ma la sfida della libertà, dell’autonomia, dell’autorevolezza della professione giornalistica è sempre vitale. Il desiderio di scavare nella realtà per portare alla luce elementi nascosti, oltre a essere buon giornalismo, aiuta anche a trovare semi di speranza. Di questo – conclude il presidente – abbiamo bisogno”.