Per poter realizzare la semina della lenticchia in vista anche della fioritura l’operazione Castelluccio prenderà il via ufficialmente lunedì mattina dopo le prove d’assaggio già partite. Sarà così avviata la semina delle lenticchie che insieme alle specie selvatiche daranno vita sul piangrande allo spettacolo naturale della fioritura. Sono due le “carovane” che, in percorsi differenti, raggiungeranno Castellucciio il borgo completamente disabitato dopo la scossa di terremoto di cinque mesi fa. I trattori, una ventina con gli aratri al seguito, saranno fatti transitare attraverso la galleria di Forca Canapine che l’Anas riaprirà proprio per permettere il passaggio dei mezzi. All’interno della galleria transiteranno due trattori alla volta. Contemporaneamente i mezzi dell’esercito (che per le dimensioni non possono passare nella galleria) trasferiranno a Castelluccio la seminatrice e le sementi seguendo un percorso di 90 chilometri attraverso un lembo di Lazio, per poi rientrare nelle Marche e salire a Castelluccio passando per Pretare di Arquata del Tronto. A questa soluzione si è arrivati dopo un lungo confronto tra le istituzioni e gli agricoltori di Castelluccio. Questi ultimi, che in seguito alla scossa risiedono a Norcia, hanno ottenuto la possibilità di transitare quotidianamente per tutto il tempo necessario alla semina, in due finestre orarie e accompagnati dalla Protezione civile, sulla strada provinciale 477 che collega Norcia al borgo, dove ora sono in corso lavori di ripristino della carreggiata fortemente danneggiata dalle scosse. La gran parte degli agricoltori rimarranno comunque a Castelluccio per tutti i 20 giorni necessari per la semina, alloggiando nelle strutture agrituristiche ancora agibili.