Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza della Regione Umbria anche progetti riguardanti il territorio di Orvieto proposti dall’Amministrazione Comunale
• Fra questi: bonifica primo calanco discarica “Le Crete”, telemedicina, riqualificazione della infrastrutturazione delle aree industriali e artigianali della città ed impiantistica sportiva, miglioramento sismico Ospedale, Casa della Saluta, digitalizzazione, digitalizzazione assistenza medica ai cittadini, digitalizzazione PA
• Sindaco, Roberta Tardani: “vogliamo e crediamo di poter giocare un ruolo importante. Su questi temi dovremo farci trovare pronti e prepararci con il coinvolgimento e la collaborazione delle categorie perché la sfida del post pandemia si vince solo con il contributo costruttivo di tutti”
La Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei ha presentato oggi i 45 progetti che compongono il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) organizzati nelle 6 misure previste dal Pnrr europeo. Nella pianificazione messa in campo dalla Regione vi sono una serie di progetti che riguardano il territorio di Orvieto.
“La Regione Umbria ha illustrato oggi le proprie proposte per il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nel documento con cui l’Umbria si presenterà al confronto con il Governo – afferma il Sindaco, Roberta Tardani – ci sono importanti progetti che interessano il territorio di Orvieto e la giunta regionale ha recepito anche diverse proposte che abbiamo avanzato come Amministrazione Comunale.
E’ il caso della bonifica del primo calanco della discarica ‘Le Crete’, esaurito nel 1997 e di proprietà del Comune di Orvieto, un intervento da circa 2 milioni di euro che è stato inserito tra i progetti per la ridefinizione del ciclo dei rifiuti con una più forte finalizzazione all’economia circolare. Ma anche il progetto della telemedicina, un investimento da 1 milione di euro nella digitalizzazione dell’assistenza medica ai cittadini prevenendo ospedalizzazione e favorendo le cure a domicilio”.
“Nel documento – prosegue – sono stati poi inseriti i progetti di riqualificazione della infrastrutturazione delle aree industriali e artigianali della città e la riqualificazione dell’impiantistica sportiva nella quale potranno rientrare i lavori sullo stadio ‘Luigi Muzi’ ma anche la realizzazione del nuovo palazzetto dello sport.
Tra gli interventi sul fronte dell’edilizia sanitaria figurano inoltre il miglioramento sismico dell’ospedale di Orvieto e il progetto della Casa della Salute per cui la Regione ha previsto un investimento di 4,8 milioni di euro per la riqualificazione dell’ex mensa della caserma Piave. In questo senso la scelta di inserire il progetto della Casa della salute nel Pnrr ci conforta perché figura finalmente tra le priorità della Regione anche se, come noto, in accordo con la Asl Umbria 2 si sta valutando di spostare l’investimento sull’ex ospedale di piazza Duomo dopo averne bloccato la vendita al buio.
Ci sono poi altre macroaree di intervento dove, come ha sottolineato la presidente Tesei, i territori saranno coinvolti nella messa a terra dei progetti. Parliamo di digitalizzazione della Pa, smart mobility regionale, mappatura 3d, attrattori turistici, ciclovie e sentieri, riqualificazione urbana, edilizia scolastica, tutela idrogeologica del territorio e non ultimo la valorizzazione delle Aree interne per cui sono state individuate linee di intervento concrete in grado di poter imprimere un cambio di passo rispetto al passato”.
“Vogliamo e crediamo di poter giocare un ruolo importante anche nella costituzione del Distretto regionale della grafica avanzata potendo mettere a disposizione il progetto che stiamo elaborando per la valorizzazione del prestigioso archivio Maoloni collegato all’attività formativa del Centro studi. Tutti temi che la Regione ha fissato nel Pnrr – conclude – ma che intende comunque portare avanti nel suo progetto complessivo di rilancio dell’Umbria, sui quali dovremmo farci trovare pronti e prepararci con il coinvolgimento e la collaborazione delle categorie nella consapevolezza che la sfida del post pandemia si potrà vincere solo con il contributo costruttivo di tutti”.
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I 45 progetti presentati dall’Umbria nel Pnrr – fa sapere in una nota la Regione Umrbia – hanno linee comuni quali: i tempi di esecutività, cantierabilità, realizzazione e rendicontabilità entro il 2026; la possibilità di inserimento nelle linee guida nazionali diventandone una dimensione attuativa fondamentale; la possibilità di partecipare ad eventuali bandi nazionali previsti nel Pnrr; l’essere base fondante della programmazione comunitaria 21/27, in una logica di complementarità delle risorse comunitarie e condivisione della programmazione.