La Procura di Perugia contesta a due maestre di una scuola materna privata della provincia di Perugia alcune “condotte delittuose” nei confronti dei bambini dell’asilo in cui insegnavano. L’inchiesta era partita quando i genitori avevano riscontrato malessere e problemi nei loro bambini.
Alle due maestre è stato recapitato l’avviso di conclusione delle indagini per abuso dei mezzi di correzione e maltrattamenti.
Le accuse sono gravi: bambini picchiati, lasciati chiusi al buio o in piedi per ore. Bambini insultati, lasciati piangere o imboccati per forza fino al vomito.
Dopo anni di soprusi e botte, infatte, le due maestre di una scuola materna (in provincia di Perugia) che hanno reso la loro vita un incubo sono state prima fermate e ora raggiunte da un’avviso di conclusione indagini, preludio della richiesta di un processo.
Il pm Massimo Casucci ha chiuso le indagini nei confronti di due maestre di 56 e 74 anni (difese dagli avvocati Flavio Grassini e Diego Duranti) accusandole di maltrattamenti e abuso di mezzi di correzione o disciplina, contestando episodi avvenuti «da vari anni ed in corso fino al marzo 2020 (interruzione dell’attività scolastica a seguito di emergenza epidemiologica Covid-19)». In pratica è stata la prima ondata della pandemia a interrompere l’inferno che per varie ore al giorno questi bambini, tra i 5 e gli 11 anni, erano costretti a subire.
Accuse tutte da dimostrare, ma davvero terribili e pesanti che hanno scioccato la comunità, tra gli otto bambini e i genitori parti offese.