La droga e il suo consumo è un problema diffuso e preoccupante. Se ne è parlato nel corso della tavola rotonda per la presentazione del bando della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia per incentivare azioni rivolte a combattere le varie forme di dipendenza.
Basti dire che a Perugia e provincia il fenomeno riguarda almeno una famiglia su dieci. Sempre più segnalazioni arrivano alla prefettura.
Sempre più giovani entrano nel giro della tossicodipendenzea.
Il Messaggero riporta un appello del prefetto di Perugia, insieme alle raccomandazioni espresse dal procuratore generale Fausto Cardella rivolto a tutta la cittadinanza. «Il coinvolgimento dei minori è in costante aumento. Va rilevata poi anche l’incidenza dal punto di vista dell’ordine pubblico, del costo sociale e del senso di insicurezza, dal momento che spesso si commettono reati per comprare le dosi. Per tutti questi motivi la prevenzione diventa determinante. Solo con la minore domanda di sostanza si potrà limitare l’offerta» ha detto il prefetto. Cui ha fatto eco il procuratore generale: «Possiamo dire che siamo in piena guerra sia con i consumi di stupefacente che con la ludopatia. La repressione, l’intervento penale, è un intervento assolutamente necessario ma non è sufficiente. Dobbiamo liberarci dall’idea che sia solo un problema di forze dell’ordine e magistrati».