Lentamente le scosse si diradano così come la loro intensità in Umbria ma c'è un dubbio che attraversa la mente di molte persone che vivono nella zona appenninica: le migliaia di scosse subite dalle loro abitazioni in questo ventennio hanno reso più fragili le abitazioni.
Se è vero che la ristrutturazione antisismica si è dimostrata efficace il dubbio è legittimo: si sono indebolite le strutture anche in cemento armato dopo un simile martellamento. C'è materia di studio per la facoltà di Ingegneria dell'università di Perugia ma anche da parte dei tecnici impegnati nel settore. 'Gutta cavat lapide”, la goccia scava la pietra dicevano i latini, e la saggezza antica va presa sul serio e così in molti si fa strada l'idea che il cemento armato tanto usato nelle costruzioni antisismiche dovrebbe lasciare il posto al legname meno rigido e meno soggetto a stress. Insomma c'è tanta materia di studio e anche su questo versante l'Umbria potrebbe indicare la strada migliore per convivere con il terremoto.