Chiude i battenti la rivendita di giornali in via Orazio Antinori a Perugia. Dopo 33 anni di attività l’edicola gestita da Antonella Barbetti titolare insieme alla sorella Rosella hanno deciso di metterla in vendita.
L’edicola di via Orazio Antinori si va ad aggiungere al lungo elenco di chiusure. Nel centro storico hanno abbassato le saracinesche, oltre alle tre rivendite in via Mazzini riconvertite due in box pubblicitari e una in negozio di fiori, anche le edicole in piazza Danti, in piazza Matteotti, in Porta Pesa e ultima, nel dicembre scorso, in via Bonazzi. Tutte realtà che sono state punto di riferimento cittadino.
Attualmente a Perugia e dintorni operano circa 55 edicole. I numeri a livello regionali, registrano una perdita quasi del 45% in dieci anni: dalle 800 rivendite censite nel 2011 si è scesi a circa 480 attive.
Quella delle edicole è una crisi che arriva da lontano. Nel corso degli ultimi 20 anni anche a livello nazionale il loro numero è stato più che dimezzato. E la pandemia non ha certo migliorato la situazione.
Ma la crisi delle edicole è direttamente legata al fatto che si comprano e si leggono meno giornali.
I dati riferiti ad aprile 2021, fanno registrare un continuo trend in discesa delle vendite.
I giornali stanno perdendo quote di mercato in maniera costante e soprattutto inesorabile.
Anno dopo anno le vendite della carta inchiostrata è andata scemando, e non di poco!
Con l’avvento di Internet e dei social i lettori hanno iniziato a cercare altrove le notizie, soprattutto nel mondo digitale.
Prendiamo il caso dei famosi giornaloni, quelli così importanti per tiratura che vengono ripresi e copiati da tutti gli altri, per così dire giornaletti.
Il “Corriere della Sera” in soli due anni, da marzo 2018 a marzo 2020, ha avuto un calo della tiratura di quasi il 16%, perdendo per strada circa 50 mila lettori, mentre le vendite sono crollate del 19,5%.
Nello stesso triennio “La Repubblica” del Gruppo editoriale Gedi, ha avuto un calo della tiratura del 17,7%, perdendo anch’essa quasi 50 mila lettori, mentre le vendite sono crollate del 23%, cioè quasi un quarto del totale.
Il Messaggero è forse quello che ne ha risentito di più: la tiratura è crollata di un 30%, mentre le vendite del 34,5%.
Idem per i restanti quotidiani nazionali e locali: insomma la debacle non riguarda i colossi ma è globale!
E dunque per fare fronte alla situazione molti edicolanti hanno puntato sulla diversificazione, offrendo anche una serie di altri servizi. Si va dal pagamento di multe e bollette, al ritiro dei pacchi acquistati on line. E poi c’è la vendita di varie categorie di prodotti, quali bibite, snack, gadget, articoli di cartoleria.
L’obiettivo è chiaro: trasformare l’edicola nel punto di riferimento del quartiere, il luogo in cui trovare una risposta rapida alle piccole necessità quotidiane.