di Livia Di Schino – Protagoniste le donne in tutte le proprie sfaccettature. L’iniziativa dell’Anteas, della Fnp Cisl Umbria e del coordinamento delle donne dei pensionati della Cisl Umbria “Donne capaci di valere, volere, volare”, che si è tenuta nel pomeriggio dell’8 marzo a Perugia, è stato un successo ed ha trovato spazio per tutti: in primo luogo per tutte quelle donne che si sono impegnate nel tempo, sia nel volontariato che nel sindacato (a loro è andata una pergamena), ma anche per gli uomini. Perché anche loro devono essere protagonisti in quell’auspicato percorso di consapevolezza necessario per un radicale cambiamento culturale che porti a liberare la donna da un ruolo precostituito, anche a causa degli ancora insufficienti servizi offerti, per il quale a lei è ancora affidata in maniera quasi esclusiva la cura della famiglia e della casa. Consensi sull’impostazione di un 8 marzo propositivo, nel quale però non sono mancate analisi su quanta strada c’è ancora da compiere per superare le differenze culturali e le esistenti criticità, sono arrivati dalla presidente dell’assemblea legislativa Regione Umbria Donatella Porzi che ha preso parte ai lavori. Ripercorrendo il ruolo della donna nell’organizzazione sindacale e nella sua rappresentanza nei congressi, come descritto dal presidente regionale dell’Anteas Umbria Gustavo Sciamanna, il contributo femminile è cresciuto notevolmente. Aspetto che è stato riconosciuto con soddisfazione e gratitudine anche dal segretario generale regionale Fnp Cisl Umbria Giorgio Menghini e raccontato dalla coordinatrice delle donne della Fnp Cisl Umbria Nerina Antonini Ponti nella sua relazione introduttiva, nella quale ha spiegato ai numerosi presenti che “prima di volere è necessario valere per poi volare, ossia sognare”. In altre parole, “la condizione della donna, uscita dalla minore età, che oggi è maggiorenne, senza tutori, autonoma e libera di scegliere, decidere capace appunto di poter manifestare le proprie qualità, morali e professionali, dunque di valere il proprio valore, dovunque operi”. Per la responsabile, il lavoro per incidere culturalmente nella società dovrà iniziare da subito e andare avanti giorno dopo giorno, tenendo alta l’attenzione sul ruolo a poco a poco conquistato. Un ruolo importante che si esplica in tutti gli ambiti della società, ma sul quale però continua a gravare il carico di un lavoro domestico che dovrebbe essere riconosciuto dallo Stato. Su questo aspetto si è soffermata la coordinatrice nazionale delle donne della Fnp Cisl Maria Irene Trentin, presente all’incontro di Perugia, che ha precisato che da domani dovrà ripartire il grande lavoro intrapreso che si compone anche e soprattutto delle piccole cose quotidiane. Sul quale l’associazionismo e il mondo del volontariato gioca un ruolo fondamentale nel quale, come ha auspicato la presidente nazionale Anteas Sofia Rosso, è necessario riuscire a coinvolgere sempre più giovani. Un dialogo intergenerazionale che caratterizza l’organizzazione e che, ogni due anni, vede la stessa impegnata a Firenze nel Festival delle Generazioni. L’iniziativa “Donne capaci di valere, volere, volare”, presieduta dalla responsabile del coordinamento donne della Cisl Umbria Francesca Rossi, è stata occasione per il segretario generale regionale della Cisl Umbria Ulderico Sbarra per sottolineare che i diritti non devono essere mai dati per scontati. “In un processo di precarizzazione del lavoro –ha affermato il segretario-, se non ci sarà un cambiamento culturale, c’è il rischio reale che a pagare le conseguenze più pesanti siano proprio le donne”.