“Dopo diciassette mesi la chiusura delle discoteche non è più tollerabile”. Lo afferma Enzo Muscinelli, presidente di Silb Umbria Confcommercio, e Graziano Giaccaglia insieme ad altri imprenditori del settore, che martedì 6 luglio hanno manifestato di fronte alla sede Rai di Perugia, in via Masi.
L’auspicio di Silb, (Sindacato italiano dei locali da ballo), la più importante associazione italiana di categoria che raduna il 90% delle imprese del comparto è che questo nuovo appello sensibilizzi il governo, nella speranza che arrivi il via libera dal Consiglio dei Ministri già mercoledì 7 luglio.
In Umbria ci sono più di 60 aziende che svolgono regolarmente attività di intrattenimento e più specificatamente trattenimenti danzanti (discoteche, balere, dancing, night club…).
Una protesta, avvenuta in contemporanea in altre dodici regioni italiane, contro le mancate riaperture delle discoteche e sale da ballo promossa.
“Il nostro settore – chiarisce Muscinelli – è chiuso per decreto dal febbraio dell’anno scorso, uno stop prolungato che ha azzerato il fatturato delle imprese e messo in crisi, in Umbria, un migliaio di posti di lavoro. Chiediamo che ci vengano date risposte certe sulle possibili riaperture, in modo da capire gli scenari e poterci organizzare anche se ormai siamo già a metà luglio e la stagione estiva è avanzata”.