Nel report di Bankitalia risulta che in dieci anni, dal 2010 al 2018, sono state chiuse 150 filiali in Umbria, pari al 25,18%, provocando un impoverimento territoriale che oltre ai dipendenti ha costretto la clientela a spostarsi o addirittura a scegliere altre soluzioni.
L’allarme viene dato dalla Spi-Cgil, che denuncia «la progressiva diminuzione dei posti di lavoro e la forzata mobilità a cui saranno sottoposti i dipendenti, spesso umiliando un patrimonio di risorse professionali». «La desertificazione del territorio – aggiunge – che probabilmente proseguirà con ulteriori chiusure di filiali è un tema che dovrebbe interessare anche le Istituzioni, le associazioni di categoria, e ovviamente i cittadini, perché nell’immediato si mette a rischio la sopravvivenza del sistema bancario, ma in futuro è a repentaglio il livello dell’offerta alla clientela».