Fabrizio Bonino, segretario nazionale SAPPE (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) per l’Umbria, fa sapere: “Nel carcere di Capanna un detenuto, napoletano, di 50 anni, ha deciso nelle serata di ieri, prima di lesionarsi il corpo nella sua cella del carcere e poi di aggredire i poliziotti. L’uomo ha posto in essere il gesto autolesionistico procurandosi dei tagli profondi con una lametta sulle braccia, arrivando a spargere il cancello della cella e le mura col sangue e distruggendo alcune suppellettili che aveva a disposizione. Prontamente, il personale di Polizia Penitenziaria di servizio ha provveduto al primo soccorso scongiurando il peggio, ma l’uomo, una volta fuori dalla cella, si è scagliato con violenza prima contro il Preposto di Polizia Penitenziaria, che rimaneva contuso, e poi, mentre veniva accompagnato per le cure del caso, tentava di prendere a testate il muro. Ancora una volta, solamente grazie alla prontezza del personale di Polizia Penitenziaria operante nel Reparto, si è scongiurato il peggio, ma contiamo l’ennesimo poliziotto ferito e questo non è accettabile”.