Il depuratore di Colfiorito è un continuo problema, esempio di inefficienza e improvvisazione e i dati resi noti dai consiglieri comunali dei 5 Stelle sono impressionanti: aprile 2015, il depuratore “esplode” e una marea di siero e lieviti invade l’intera area; luglio 2015, la storia si ripete,
lo scarico sversa nel corpo ricettore: siero ed anche in questo caso le Guardie del WWF di Foligno presentano l’ennesima denuncia, intervengono inoltre Polizia provinciale di Macerata, Arpa, Corpo Forestale dello Stato e Carabinieri di Colfiorito. Da gennaio a luglio ben 11 sono state le comunicazioni di anomalia inviate all’Arpa da parte di Vus, comunicazioni che segnalano all’Ente di controllo, che nel depuratore si sono verificate delle criticità di diversa natura e che lo scarico e lo sversamento di sostanze potrebbe essere fuori norma, comunicazioni che mettono quindi i responsabili della gestione Vus
al riparo da possibili conseguenze penali. Ma, si legge in una nota,'è una maniera approssimativa e grossolana di affrontare i problemi. E’ troppo comodo infatti inviare comunicazioni di anomalia per pararsi le spalle, aspettando che un impianto privo della necessaria manutenzione ordinaria vada in tilt per poi intervenire solo in seguito all’emergenza con provvedimenti molto costosi. Quanto sono costati i due incidenti al contribuente? Perché non si riesce mai a risalire ai responsabili, ovvero chi dei 3 caseifici della zona, ha scaricato in maniera anomala?'
Intanto la Vus incamera 170.000 euro ogni anno come tassa dai 3 caseifici per un'autorizzazione in deroga. Tutto il carteggio sarà inviato alla Corte dei Conti, chiedendo l’apertura di un’istruttoria contabile. I consiglieri comunali annunciano che 'sono avvenuti altri e più gravi fatti su altri depuratori che gestisce Vus, fatti che contribuiscono a far peggiorare il bilancio comunale.