Un cittadino indiano è stato denunciato dalla Digos di Terni per truffa aggravata per aver utilizzato un dispositivo acustico ad alta tecnologia per farsi suggerire da tre compari pakistani (la Digos ha denunciato anche loro) le risposte ai quiz che gli erano stati sottoposti per l’esame della patente di guida.
L’indiano aveva promesso ai pakistani un compenso di trecento euro. I poliziotti – forse messi in guardia da qualche testimone – sono intervenuti nella sede della Motorizzazione civile dalla quale ( a conclusione della prova d’esame), l'indiano stava uscendo e si apprstava a raggiungerei tre pakistani. Gli agenti li hanno perquisiti: l'indiano nascondeva sotto gli abiti un piccolo dispositivo bluetooth collegato ad un cellulare che trasmetteva ad un minuscolo auricolare inserito nell'orecchio del candidato, il quale, durante l'esame, avrebbe ricevuto dai tre pakistani le risposte giuste.
Lo stesso auricolare inserito nell'orecchio fungeva anche da microfono. Quanto accaduto a Terni era già avvenuto a Treviso dove la Polizia Stradale di Treviso aveva smascherato un’organizzazione criminale composta da cittadini pakistani che, attraverso un’apposita strumentazione tecnologica debitamente occultata, forniva tutte le risposte al candidato all’esame teorico per il conseguimento della patente di guida alla Motorizzazione Civile di Treviso. L’operazione, chiamata “Easy Driver”, si era conclusa dopo circa tre mesi di indagini, con numerosi appostamenti e pedinamenti. Nell’occasione erano stati denunciati due cittadini pakistani, A.M di 44 anni e H.S. di 27 anni, ed era stato arrestato in flagranza di reato il connazionale H.J., 28 anni, il quale, dopo essere stato pedinato, è stato bloccato mentre riceveva 1.300 euro.
C ‘è da sospettare che fra i due eventi ci sia un collegamento e che esista una organizzazione specializzata che aiuta gli aspiranti automobilisti a sostenere gli esami di guida.