Il sostituto procuratore di Perugia Valentina Manuali ha contestato l’omicidio premeditato a Francesco Rosi che con due colpi di fucile da caccia ha ucciso la moglie Raffaella Presta nella loro casa di via del Belloccio 1, mentre in casa c’era il figlio di sei anni.
L’avvocato Luca Maori, che ha assunto la difesa dell’agente immobiliare, sembra sia di diverso avviso. Nella stessa sera in cui assunse la difesa disse che nel compiere quel gesto Francesco Rosi non era in condizione di poter intendere. Lo stesso Rosi, ieri sera in carcere ,di fronte al suo avvocato, per due ore si è lasciato andare a un pianto ininterrotto proprio al pensiero di suo figlio.
Il Sostituto Valentina Manuali ha acquisito numerose testimonianze in base alle quali sembrerebbe confermarsi la premeditazione del gesto, perché – è stato detto- fra i coniugi da qualche tempo i rapporti sarebbero stati molto tesi. Nella ricostruzione dell’omicidio peserebbe anche il fatto che il fucile con il quale Rosi ha sparato i due colpi mortali non è suo (non ha il porto d’armi) ma del padre . E quindi sarebbe andato a prenderlo.