La Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia ha deciso di stanziare 18 milioni di euro a sostegno del territorio nel triennio 2020-2022.
Il Comitato di Indirizzo ha approvato il Documento Programmatico Triennale (DPT) in cui sono indicate le linee operative e i sei obiettivi strategici di orientamento individuati.
Partendo dal lavoro, prestando particolare attenzione alla riduzione dell’elevato tasso di disoccupazione che colpisce i giovani e allo sviluppo dell’auto-imprenditorialità.
Si prosegue con ricerca e sviluppo, e dunque con il sostegno di iniziative che abbiano una diretta ricaduta sul territorio e la collaborazione con realtà del territorio che portano avanti progetti di “prestigio” per il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini.
Si passa poi alla promozione e alla solidarietà sociale, tramite attività di contrasto alle nuove povertà e la sperimentazione di forme innovative di welfare comunitario a sostegno dei soggetti più fragili come gli anziani, le persone con disabilità e i non autosufficienti.
Per la Fondazione è importante puntare a valorizzazione il territorio attraverso il sostegno di progetti condivisi tra realtà pubbliche e private finalizzati a far uscire l’Umbria dall’isolamento e al potenziamento di sistemi di accoglienza e di promozione turistica.
Investimenti sulla sicurezza e sulla salute, con il contrasto alla diffusione dei comportamenti a rischio, e dunque un’attenzione crescente alle nuove dipendenze che colpiscono in modo particolare i giovani attraverso programmi di prevenzione ed educazione.
Arte al centro dei programmi che riguardano la tutela, la valorizzazione e la promozione del patrimonio storico-artistico e culturale, nella consapevolezza che nel territorio umbro non è stato ancora fatto abbastanza e che occorra incentivare la collaborazione fra vari attori per realizzare progetti di promozione turistica che generino una maggiore attrattività ed abbiamo anche effetti di ritorno economico.
“Il programma verrà attuato – fa sapere la Fondazione – attraverso due modalità di intervento: i progetti propri, ideati e gestiti direttamente o in collaborazione con altri soggetti, oppure – in conformità alle indicazioni fornite dal Protocollo d’Intesa Acri-Mef – tramite la selezione di progetti di terzi con l’apertura di bandi di erogazione su temi specifici che verranno pubblicati nell’arco di ogni anno e che verranno promossi dalla Fondazione al fine di sollecitare la massima partecipazione”.
«Con l’assunzione di questo nuovo orizzonte di riferimento a medio termine – afferma il presidente, Giampiero Bianconi – la Fondazione intende sempre di più assumere le vesti di una istituzione filantropica moderna, che non si configura soltanto quale Ente erogatore ma come promotore di idee, come soggetto impegnato proattivamente e come catalizzatore delle risorse e delle competenze presenti sul territorio, secondo il principio di sussidiarietà. È senz’altro una sfida di cui il DPT 2020-2022 rappresenta un punto di partenza per guidare il cammino che la Fondazione intende compiere insieme alla comunità, nella consapevolezza che per trovare le soluzioni più efficaci occorra lo sforzo congiunto di tutte le realtà del territorio».