Mondo della cultura in lutto, si è spento all’età di 82 anni Lanfranco Rosati, eugubino di nascita ma tifernate di adozione. Rosati per anni ha insegnato nella sede aretina dell’Università di Siena presso la facoltà di Magistero.
Pedagogo di fama, fu autore di numerose pubblicazioni che ebbero anche riscontri internazionali.
Tra le tantissime pubblicazioni, da segnalare un volume del 1988, “Metodologia della cultura e didattica”, testo fondamentale per la formazione di una intera generazione di insegnanti.
Giornalista pubblicista per La Nazione di Firenze dal 1965 al 1980, ha collaborato con il Messaggero e con il Corriere della Sera.
Nel 1995 si trasferì a Perugia dove insegnò Didattica Generale alla Facoltà di Scienza della Formazione. È stato anche Rettore della Università E-campus.
Da ricordare la partecipazione alla vita culturale di Città di Castello.
Il sindaco Luciano Bacchetta a nome della giunta, del consiglio comunale e della comunità tifernate ha rivolto alla moglie Marcella Massa e ai figli Mario, Agnese e Rita le più sentite condoglianze.
Il messaggio del sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta: “La scomparsa di un amico, un uomo di cultura, della scuola, università e del giornalismo come il Professor Lanfranco Rosati e’ senza dubbio una notizia che colpisce direttamente al cuore di tutti coloro che hanno avuto l’onore e il piacere di conoscerlo ed apprezzarne le doti umane, il garbo, la raffinatezza professionale ed il senso di appartenenza alla comunità locale dove ha sempre vissuto ed e’ sempre tornato dopo i mille impegni nazionali ed internazionali che lo hanno visto protagonista assoluto nel settore della didattica ed università. Lanfranco Rosati era per tanti di noi un maestro di vita, un padre, un amico, una persona perbene con il sorriso e l’affabilità innata che aveva nei modi di porsi in ogni circostanza pubblica e privata. Lo vogliamo
ricordare oggi che ci ha lasciati con quel sorriso e senso di altruismo e disponibilità che aveva in particolare verso i giovani che amava tanto nel suo lavoro a scuola, università e nella nostra città e che incitava sempre ad andare avanti per la propria strada a testa alta nel raggiungimento degli obiettivi professionali e di vita dei loro sogni. Caro Lanfranco la città oggi piange la tua scomparsa ma non ti dimenticherà ma perché i segni che hai lasciato sono indelebili e resteranno per sempre nei cuori e nella mente di tutti”.