Diminuiscono i furti in appartamento. E calano i raggiri ai danni delle persone deboli, a cominciare dagli anziani (anche se nelle ultime settimane si sono registrati tre casi inquietanti). E si continua a fare i conti con il fenomeno del piccolo spaccio che investe in particolare i giovanissimi. Anche se “su questo fronte si registrano dati in linea con quelli delle altre regioni vicine”. E’ quanto afferma il comandante dei carabinieri, il tenente colonnello Alessandro Pericoli Ridolfini, nel fotografare i primi nove mesi del 2020.
Quelli dove il Covid ha letteralmente lasciato il segno.
“Dopo il lockdown e il preoccupante risveglio in questi periodi della pandemia dice sono stati intensificati i controlli in tutta la città al fine di verificare il pieno rispetto delle misure anti contagio. Ad essere sincero non ci sono stati episodi gravi, tali ciò da essere sanzionati in maniera dura, ma non bisogna mai abbassare la guardia”.
La novità per certi versi inattesa e sicuramente amplificata dall’emergenza stessa è invece l’aumento delle truffe online, con tante denunce che piombano a cadenza settimanale ai centralini delle forze dell’ordine. Almeno sei in appena due giorni.
“Le vittime sono in particolare giovani coppie che vanno a caccia dell’affare a tutti i costi. E acquistano in rete di tutto e di più, a partire dai beni di prima necessità e fidandosi di siti specializzati che alla fine si rivelano fantasma. E nonostante le continue raccomandazioni e i vari appelli si continua a cadere nella trappola”.
Trappola in cui è finito un folignate 25enne che ha acquistato batterie di gomme mai arrivate (con tanto di caparra versata) o un pensionato che ha cercato apparecchiature digitali risultate poi non corrispondenti alla foto apparsa in rete. Senza dimenticare il recente episodio della piscina per il giardino di casa, con somma concordata e già versata dall’acquirente che non ha ricevuto nulla (nella circostanza la truffatrice è stata però smascherata). Per continuare con i due orologi d’oro e borse di marca acquistati a prezzi stracciati, con l’azienda toscana venditrice che di colpo si è resa uccel di bosco (già più volte finita nella lista nera).
“E’ chiaro che l’uso continuo del pc ha prodotto l’impennata delle vendite telematiche. continua il comandante dell’Arma con i malfattori che hanno deciso di cavalcare l’onda cercando di truffare molti consumatori. Purtroppo, dietro le allettanti proposte del web spesso si nasconde il pericolo. Attenzione anche agli stalker da tastiera, altro fenomeno che spaventa”. Sul fronte della droga, infine, proprio nelle settimane scorse sono stati inchiodati due pusher in trasferta a Foligno. A dimostrazione che qui da noi il consumo resta comunque alto, soprattutto di hashish e cocaina. “Ripeto, non ci sono in città aree di grande spaccio conclude il tenente colonnello e ciò dimostra che l’opera di contrasto, attuata in modo capillare e a più riprese, continua a dare importanti risultati”.
(Servizio uscito sul Corriere dell’Umbria di martedì 6 ottobre 2020)