Dalle operazioni di controllo delle liste dei sanitari non vaccinati in Umbria, risulta che ci sono almeno 23 sanitari no vax alla Usl Umbria 2 e alla Usl 1 ce ne sono 45. Professionisti che non vogliono aderire alla vaccinazione.
Questo il risultato del rilevamento che ha avuto inizio a giugno, quando la Usl 2 ha inviato 1.700 pec a sanitari.
Come riporta il Corriere dell’Umbria, in queste settimane sono arrivati circa 1.200 riscontri che hanno consentito una prima scrematura del dato iniziale, sottraendo centinaia di professionisti nel frattempo andati in pensione, che si sono vaccinati in altre regioni, sanitari che hanno effettuato la prima dose e sono in attesa della seconda e altre tipologie. C’è anche chi si è ravveduto nel frattempo. Alla Usl 2 si è quindi passati all’invio di 300 lettere a chi non rientra nelle categorie con una “giustificazione” che intima di prenotare la vaccinazione entro 10 giorni. Alla Usl 1 invece, delle 1.600 pec sono andate a buon fine 595, molti professionisti non ne hanno una.
Di questi in 200 non hanno risposto in alcun modo e stanno ricevendo una diffida, che andrà anche all’ordine e al loro datore di lavoro. Gli altri hanno invece fornito giustificazioni.
Per chi non vuole vaccinarsi la strada possibile è duplice e spetta al datore di lavoro decidere: può sospendere il professionista o destinarlo ad altre mansioni. Ma al momento nessuno, né pubblico né privato lo ha fatto.
Solo in quattro regioni sono stata fatte le prime sospensioni di convinti no vax.