L’infezione da SARS CoV 2 pone grossi problemi di sanità pubblica per far fronte ai quali la Regione Umbria ha definito un Protocollo con una serie di prescrizioni per l’esecuzione dei test sierologici presso i laboratori privati.
In base al documento che delinea l’attività delle strutture private, il test per rilevare la positività al virus viene eseguito previa prescrizione di un medico. L’esecuzione dell’esame deve avvenire nel rispetto di rigidi protocolli di sicurezza e protezione, definiti dal laboratorio, per evitare la diffusione del contagio. Inoltre, deve essere raccolto il consenso informato del soggetto all’esecuzione del test e alla trasmissione dei risultati ai Servizi dell’Azienda Sanitaria Locale ai fini del controllo epidemiologico e di sanità pubblica.
L’esito dell’esame, sia positivo che negativo, deve essere comunicato all’Azienda Sanitaria tramite inserimento nei sistemi informatici regionali di biosorveglianza.
TEST PRIVATI, PRIMI TRE POSITIVI
I test sierologici a 40 euro sono partiti in tutti i laboratori umbri. Non solo nei venti che hanno sottoscritto il protocollo con la Regione.
Da ieri sono iniziate le “analisi sierolofiche qualitative” destinate agli asintomatici, le cosiddette card con prelievo capillare o venoso, in tutti i centri accreditati. Sono già stati riscontrati i primi positivi (Igg), stando a quanto risulta al Corriere dell’Umbria.
Tre segnalazioni sono arrivate ad un centro diagnostico della provincia di Perugia che possiede lo strumento di diagnosi. Sono tre operatori sanitari di una stuttura privata della regione. Un altro è in attesta si conferma. Si tratta di un presunto “falso positivo”, visto che il grado di attendibilità come noto non è sostitutivo dei classici tamponi molecolari. Al primo sierologico positivo qualitiativo, segue un test quantitativo.
Se anche questo è positivo si va alla conferma del molecolare.
VENTI LABORATORI PRIVATI
Su tutto il territorio regionale sono 20 i laboratori privati che, dall’inizio di aprile, tramite le loro rappresentanze, hanno proposto alla Regione Umbria di attivare un protocollo condiviso per mettere in rete le strutture diagnostiche ed incrementare lo screening e il monitoraggio del virus, in vista della “Fase 2”.
Questo per non ingolfare il sistema sanitario regionale che conterà su quattro laboratori (ospedali di Perugia, Terni e istituto zooprofilattico operativi dall’inizio, in corsa entra il laboratorio di Città di Castello) per effettuare il tampone classico.
La richiesta era stata quella di convocare un tavolo tecnico per affrontare il tema dei test sierologici in modo da coordinare l’aiuto che il settore privato avrebbe potuto dare all’interno del piano regionale contro il coronavirus, consapevoli degli effetti negativi di attività non coordinate e al di fuori di contesti e percorsi sanitari definiti.
La “piena disponibilità” dei 20 laboratori diagnostici “a collaborare, con le modalità ritenute più opportune, alle attività di screening sierologico avviate dalla Regione Umbria”, è stata accolta e confermata come mostrano le disposizioni in merito pubblicate in queste ore dall’amministrazione sanitaria regionale.
Il Protocollo definito dalla Regione Umbria, e ratificato dal Cor (Centro Operativo Regionale), prevede una serie di prescrizioni e delinea l’attività delle strutture private per l’esecuzione dei test sierologici che saranno disponibili nei 20 laboratori a partire dal 6 maggio ad un prezzo calmierato di 40 euro (test qualitativo), anche se c’è da sottolineare il fatto che nessuno ha preso in considerazione le cosiddette “patologie croniche invalidanti” che in teoria dovrebbero avere dei percorsi privilegiati e l’esenzione dal ticket per l’esame da fare.
Accesso alla prestazione: L’esecuzione del test è rivolta esclusivamente ai cittadini “asintomatici”, cioè che non presentano sintomi relativi al Covid-19. Sarà indispensabile la prescrizione medica e la prenotazione, con triage telefonico, direttamente al laboratorio prescelto (l’elenco dei laboratori dove è possibile effettuare i test ed il numero di telefono, in fondo al testo del comunicato). Per i pazienti minorenni, sarà necessario l’accompagnamento di chi ha la patria potestà, mentre per i pazienti con disabilità è indispensabile la presenza di un tutore. L’esecuzione dei test avverrà nel rispetto di protocolli di sicurezza e protezione, definiti dal laboratorio, atti ad evitare la diffusione del contagio.
Cosa può dire il test sierologico: Il test sierologico misura la risposta anticorpale che consegue al contatto con il virus SARS-Cov-2 . La comparsa degli anticorpi, in particolare immunoglobuline di classe IgM e classe IgG, è caratterizzata da un innalzamento, dopo qualche giorno dall’infezione, delle IgM, la cui concentrazione nel sangue si riduce poi abbastanza rapidamente; segue, con un ritardo di qualche giorno dall’innalzamento delle prime, la comparsa delle IgG che persistono per un tempo più lungo. Il test sierologico può allora rilevare lo stato anticorpale del soggetto al momento del prelievo, e può essere utilizzato come indagine complementare alla ricerca diretta dell’RNA virale nel distretto orofaringeo e delle vie respiratorie, in pazienti senza sintomi di malattia (ASINTOMATICI), soprattutto al fine di contribuire alla prevenzione della trasmissione del virus. Tali accertamenti, come specificato dalle disposizioni regionali, non sono esaustivi. Un risultato negativo, ad esempio, non esclude la possibilità di un’infezione in atto in fase precoce e il relativo rischio di contagio dell’individuo per il fisiologico ritardo della risposta anticorpale al virus (periodo finestra). Una eventuale positività, in assenza di infezione in atto, al contrario, non costituisce una prova di immunità protettiva e non può fornire al soggetto nessuna “patente di immunità”.
Due tipi di test: I principali test sierologici attualmente disponibili sono di due tipi:
Test sierologico qualitativo in immuno-cromatografia (CARDS): permette di rilevare la presenza o assenza degli anticorpi IgM e IgG contro SARS-CoV-2 nel sangue del paziente. Il test si esegue da prelievo capillare o da prelievo venoso.
Test sierologico quantitativo in ELISA e in CLIA: misura l’esatta concentrazione degli anticorpi (IgM e/o IgG) nel sangue del paziente. Il test si esegue da prelievo venoso.
Comunicazione del risultato del test: L’esito del test, sia positivo che negativo, verrà trasmesso, per fini epidemiologici, ai competenti Servizi Isp dell’Azienda Sanitaria Locale. E’ stata predisposta un’apposita Web APP per il trasferimento dei dati. In caso di risultato “positivo” del test sierologico, il laboratorio deve immediatamente segnalare il caso positivo al Servizio di Igiene e sanità Pubblica competente per territorio per i provvedimenti del caso. Il soggetto sarà sottoposto ad ulteriori accertamenti con test molecolare (tampone), che rimane, ad oggi, il solo test diagnostico in grado di identificare i soggetti infetti e potenzialmente diffusori di infezione. Al fine di garantire il monitoraggio sulle modalità di espletamento dei test e la valutazione dei risultati nella attuale fase epidemica, è prevista la costituzione di un Comitato regionale che comprenderà un rappresentante per i laboratori privati.
I rappresentanti regionali delle 20 strutture firmatarie
Patrizia Pasciuti, Paolo Pelosi, Sandro Contenti
PER LA PRENOTAZIONE DEL TEST Sarà indispensabile la prescrizione medica e la prenotazione telefonica direttamente al laboratorio prescelto. Di seguito l’elenco delle 20 strutture ed i relativi contatti:
Alexander Fleming S.r.l |
Analisi Sammartini S.r.l |
Analysis S.a.s |
Bidiesse S.n.c |
Bioanalisi S.r.l |
Casa di Cura Liotti S.p.A Sede Legale ed Operativa Via Serafino Siepi, 11 – 06123 Perugia Sede Operativa Via dell’Osteria,1 – 06073 Corciano (PG) Tel. 075 5721647 e-mail: amministrazione@liotti.eu sito web: www.casadicuraliotti.it |
Biolab |
Centro Diagnostico Trasimeno S.r.l |
Clinilab S.r.l |
Galeno S.r.l |
Geochim S.a.s |
Istituto Analisi Cliniche Minerva S.r.l |
Istituto di Analisi Marcello Malpighi S.r.l |
Jacaroni Centro Diagnostico S.r.l |
LAB 2000 S.n.c |
Laboratorio Analisi Cliniche A.Bassi S.r.l. |
Lab Todi S.n.c |
L.A.R.I. S.r.l |
Salvati Diagnostica S.r.l |
SwissLab di Rita Berchtold |