Multe da 400 a tre mila euro per almeno sette partecipanti, compreso il parroco. E come se non bastasse è stato imposto l’isolamento domiciliare per tutti i 14 fedeli che hanno partecipato alla messa delle Palme domenica 5 aprile nella chiesa della frazione di Ammeto. La sindaca leghista di Marsciano, Francesca Mele, c’è andata giù dura, anche se tali provvedimenti, come spiega il Comune, sono stati presi allo scopo di «prevenire eventuali e ulteriori rischi di propagazione del contagio da covid-19 che il comportamento tenuto all’interno della chiesa determina, vista la presenza di un assembramento di persone e la mancanza del rispetto, anche da parte degli officianti la cerimonia, delle norme sul distanziamento sociale oltre che l’assenza, per la quasi totalità dei presenti, di dispositivi di protezione individuale. Quanto accaduto, peraltro, è fin da subito stato segnalato alle forze dell’ordine che, una volta accertate eventuali responsabilità, provvederanno all’emissione delle relative sanzioni a norma di legge».
«Il nostro solo obiettivo – spiega il sindaco al Messaggero – è tutelare la salute pubblica, compresa quella delle persone che, contravvenendo alle norme vigenti in questa fase emergenziale di pandemia, hanno partecipato alla funzione religiosa presso la parrocchia dell’Ammeto. Un gesto verso il quale non possiamo che ribadire la ferma condanna e di fronte al quale ho inteso emettere questo provvedimento di isolamento che interviene tempestivamente per arginare eventuali problemi. Va comunque sottolineato che la popolazione di Marsciano sta, nella stragrande maggioranza, rispettando in modo responsabile e non privo di sacrifici le restrizioni imposte dal Governo».
Ma messe con tanto di fedeli in chiesa si sono svolte anche in altre parrocchie umbre.
La Domenica delle Palme registra un altro episodio di messa non a porte chiuse celebrata da don Domenico a Ponte Felcino.
Anche qui sono arrivati i poliziotti che hanno multato il parroco in quanto anche le messe sono considerate assembramenti pericolosi, e dunque vietate.
Ma il parroco ha voluto dare la sua versione dei fatti: “La santa messa è stata celebrata in video-diretta alle ore 11 e con la presenza di 10-11 persone me compreso”,