Intervista alla dottoressa immunologa Luigina Romani, che al periodico Umbria Settegiorni ha spiegato qual è la situazione reale invitando tutti a non farsi prendere dal panico.
Per questo invitiamo a leggere il servizio pubblicato nella rivista in tutte le edicole dell’Umbria.
Luigina Romani, docente immunologa all’Università degli Studi di Perugia, nell’intervista rilasciata a Francesco Castellini (qui ne viene riportata una parte) che invita a smorzare i toni, a ridimensionare il fenomeno, a non farsi prendere dalla paura.
Per la dottoressa Romani «siamo di fronte a un’infezione che non colpisce i bambini e che nell’80% dei casi causa sintomi lievi e per la quale all’incirca il 95% delle persone guarisce senza gravi complicazioni».
L’immunologa fa una precisazione puntuale e spiega come i casi di decesso in Italia non siano collegati in modo diretto al Coronavirus ma dovuti ad altre patologie di cui i pazienti già soffrivano a cui il virus in questione si è aggiunto».
La dottoressa Romani (nella foto) dal canto suo ribadisce il concetto base: «Siamo in presenza di un allarme ingiustificato. Prendiamo ad esempio l’influenza stagionale. La settimana scorsa gli italiani a letto per il male di stagione erano 656 mila, il che porta a 5 milioni 632 mila i casi di influenza quest’anno. Siamo quasi a un italiano su dieci ammalato. Il dato dell’Istituto Superiore di Sanità certifica che ogni giorno in Italia muoiono 217 persone affette da influenza stagionale. In una settimana sono più di 1.500 morti, ma nessuno che fa titoli su questo».
(Il servizio completo su Umbria Settegiorni in edicola)
In allegato l’intervista alla dottoressa Romani realizzata da Pasquale Punzi