Giovedì 21 luglio l’Università per Stranieri di Perugia ospiterà Giovanni Tesio, filologo, critico letterario italiano, storico della lingua italiana e ordinario di Letteratura italiana all’Università del Piemonte Orientale.
La voce di Levi. Nel suo ultimo libro “Io che vi parlo“, edito da Einaudi, marzo 2016, la voce di Primo Levi raccolta con un registratore da un amico, lo stesso Giovanni Tesio, 29 anni fa, diviene biografia autorizzata. La famiglia, l’infanzia, gli anni di formazione durante il fascismo, le letture, la timidezza, la passione per la montagna. E ancora la guerra, il ritorno a casa e la scrittura. Un dialogo che corre sul filo della memoria e un dialogo che si interrompe proprio a causa della morte improvvisa di Levi avvenuta dal tragico suicidio dello scrittore avvenuto l’11 aprile nel 1987.
Domande discrete e mai troppo incalzanti a cui Levi risponde con una disponibilità vigilata ma a tratti molto esplicita, che spariglia il risaputo, lasciando trasparire un lato di sé piú intimo. E ci regala un dialogo intenso che corre sul filo della memoria, carico di vita, di storie e di Storia. Nel libro sono presenti anche molti passaggi delicati che scavano nel profondo dell’esistenza dello scrittore, come il ricordo della sua amica Vanda Maestro, morta nel lager femminile di Birkenau, il tema della timidezza nei confronti delle donne, della depressione e la pena per sentirsi un uomo incompiuto. Un dialogo che si interrompe proprio prima di Auschwitz. Una interruzione dovuta alla morte improvvisa di Levi.
A Perugia Giovanni Tesio ricorderà gli incontri con Levi nel suo appartamento a Torino. “Primo Levi mi diceva spesso che queste erano confessioni da tradurre – ricorda Giovanni Tesio – e mi sono sempre chiesto cosa avrebbe pensato Levi di questa intervista, ho sempre avuto scrupolo nei suoi confronti. Senza l’approvazione di chi ha rilasciato l’intervista resta sempre qualcosa di irrisolto”.
Giovanni Tesio incontrerà il pubblico alle ore 17 nell’Aula Magna di Palazzo Gallenga. L’iniziativa, a ingresso libero, è inoltre parte del programma didattico del corso di aggiornamento per docenti di italiano in Francia che si sta tenendo in questi giorni presso l’Università per Stranieri di Perugia.